Il centrale slovacco lascerà l’Inter a giugno, ha già firmato con il PSG e si trasferirà al Parco dei Principi a parametro zero. Un duro colpo tecnico ed economico per i nerazzurri che ora devono scegliere il sostituto dell’ex capitano. Molto dipende però dalla Champions.
L’Inter fa i conti con le difficoltà che mostra la squadra in campo, soprattutto a causa della mancanza di continuità e di concentrazione in partite non di cartello. Ma deve fare i conti anche con la partenza di Milan Skriniar.
Il difensore slovacco, a cui è stata tolta la fascia da capitano, dopo la decisione di non rinnovare il contratto con i nerazzurri, rimane uno dei migliori interpreti del ruolo in Italia e in Europa e quindi vederlo andare via a zero è colpo duro da incassare sia a livello tecnico, che anche a livello economico. Marotta e Ausilio sanno di avere di fronte un compito complicato, quello di sostituire un giocatore di tale caratura, inoltre senza poter contare sul tesoretto derivante da una cessione remunerativa.
Per questo, anche in ottica mercato, diventerà fondamentale il piazzamento in Champions League, obiettivo minimo stagionale, ma che ora fa tutta la differenza del mondo. L’Inter, con la sconfitta di Bologna, ha visto riavvicinarsi alcune contendenti come il Milan che ha agganciato i nerazzurri e la Lazio, ora a -2. Per fortuna d’Inzaghi la Roma ha perso ed è rimasta a -3, mentre la Juve prosegue la sua rimonta e senza penalizzazione sarebbe ora a +3 sull’Inter. Serve una scossa, dunque, già dalle prossime partite con Lecce e Spezia. Ne va anche del mercato e della sostituzione di Skriniar.
Il sogno della dirigenza interista è Giorgio Scalvini, il classe 2003 dell’Atalanta che ormai impressiona per personalità e costanza. La Dea sa di avere tra le mani un gioiello e si sa che Bergamo è bottega cara. Scalvini viene valutato circa 35-40 milioni di euro, valutazione che rende l’operazione molto complicata. Non semplice nemmeno la pista che porta a Medhi Demiral, anche se qui i costi sembrano meno alti, dato che l’Atalanta di milioni ne chiederebbe circa 25-30. Dieci in meno di Scalvini. Demiral era stato cercato anche a gennaio, in caso di addio anticipato di Skriniar. Sul taccuino dell’Inter c’è pure il nome di Tiago Djalò, portoghese in forza al Lille, classe 2000, passato pure dalle giovanili del Milan. Djalò è in scadenza nel 2024 e questo può diventare un fattore utile all’Inter.
In scadenza tra un anno anche Benjamin Pavard, duttile difensore del Bayern Monaco, ma qui le richieste di stipendio sarebbero molto alte, intorno ai 7 milioni a stagione. Insomma, tanti nomi, ma soprattutto l’esigenza di avere fondi a disposizione.