Ora che ha vinto le Primarie del Partito democratico, il nuovo segretario del primo partito d’opposizione, avrà a che fare con la tutela della propria privacy, con una compagna e la famiglia da proteggere
Il 26 febbraio 2023 Elly Schlein ha vinto le primarie del Pd diventando la nuova segretaria del partito, anzi la prima donna segretario del partito democratico. In un momento storico particolare sotto questo punto di vista, dopo l’elezione a premier di Giorgia Meloni, prima donna della storia Presidente del Consiglio italiana, la neo eletta dovrà fare i conti con una riservatezza sempre più difficile da difendere, in un contesto sempre alla ricerca del gossip e della soffiata polemica.
Elena Ethel Schlein è nata nel 1985 nel canton Ticino, in Svizzera: il padre è un politologo americano, la madre è una giurista, figlia di Agostino Viviani, avvocato antifascista e senatore del Partito Socialista negli anni Settanta. Ha due fratelli più grandi: Benjamin che insegna matematica all’Università di Zurigo e Susanna, diplomatica all’ambasciata di Atene.
Nello scorso weekend si sono tenute le Primarie del Partito democratico per eleggere il successore del dimissionario Enrico Letta, uscito sconfitto dall’ultima tornata elettorale politica che ha lanciato il centrodestra al governo. Elly Schlein ha vinto il ballottaggio con Stefano Bonaccini, diventando la prima donna segretario del partito d’opposizione. “Abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione e anche stavolta non ci hanno visti arrivare” ha detto la Schlein in conferenza stampa subito dopo l’ufficializzazione della vittoria, tra una selva di microfoni e giornalisti nelle ore immediatamente a ridosso della dichiarazione della vittoria. Un piccolo assaggio di come la sua vita da ora in poi sarà letteralmente stravolta dal lavoro che l’aspetto e dal frullatore totale del ritrovarsi personaggio pubblico di tale portata. Forse non tutti sanno che la vincitrice delle primarie ha il sacro culto della privacy.
Fosse per lei, della sua vita privata gli italiani non dovrebbero sapere nulla, o quasi. Ma ora che è entrata nella storia della politica italiana tutto quello che la riguarda fa notizia. La storia della sua famiglia è comunque oramai nota a tutti. Ha la doppia cittadinanza, italiana e americana e naturalizzata svizzera, perché nata a Lugano nel 1985. Fu registrata all’anagrafe come Elena Ethel, dai nomi delle due nonne che non ha conosciuto e che porta con orgoglio. Il nonno paterno si chiamava Herschel Schleyen, era nato nel 1892 da famiglia aschenazita nei pressi di Leopoli, in Ucraina e per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei era stato costretto a emigrare negli Usa. Il padre Melvin Schlein, americano del New Jersey, è stato assistant director alla Johns Hopkins University di Bologna e la madreMaria Paola Viviani, nata a Siena, ha insegnato Diritto costituzionale a Milano. Due fratelli più grandi: Bejamion insegnante universitario e Susanna diplomatica ad Atene.
Ma forse la difficoltà più grande la Schlein l’avrà nel mantenere nascosto quell’amore che soltanto una volta rivelò in pubblico. “Sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato. Ho amato molte donne e amato molti uomini, in questo momento sto con una ragazza e sono felice, finché mi sopporta”, disse nel 2020, nel corso di un’intervista in una puntata del programma “L’assedio” di Daria Bignardi, facendo coming out in diretta televisiva. Nessuno sa chi sia la fortunata donna, neanche nella sua Bologna sanno nulla, questo è il vero mistero che avvolge la nuova segretaria del Pd e soprattutto il compito più arduo che l’aspetta ora che i riflettori saranno perennemente accesi su di lei e non soltanto per quello che farà in politica. Ha già stoppato sul nascere qualsiasi domanda in merito, sottolineando come la sua compagna non sia un tema di dibattito pubblico. In occasione della chiusura della campagna elettorale del Pd prima delle elezioni politiche, Schlein aveva scandito di fronte ai presenti alcune frasi, parafrasando il famoso discorso della Meloni “Io sono Giorgia”. Elly però l’aveva così modificato in “Sono una donna. Amo un’altra donna e non sono una madre, ma non per questo sono meno donna. Non siamo uteri viventi, ma persone coi loro diritti”. Il compito di difendere la sua vita privata non sarà facile.