Il celebre volto tv amava donare delle statuette di tartarughe ai colleghi: ecco piegato il gesto del giornalista
In questi giorni il mondo dello spettacolo piange una delle figure più rappresentative della tv italiana: venerd’ scorso, ad 84 anni, è venuto a mancare Maurizio Costanzo. Per lui è stata allestita la camera ardente in Campidoglio e lunedì si sono poi svolti i funerali solenni. Tanto l’affetto dimostrato, anche via social, al volto di Canale 5 ed alla sua famiglia.
In questi giorni in tanti ricordano Maurizio Costanzo, dai colleghi alle persone comuni. Numerose le persone che si sono recate da lui per un ultimo saluto ed altrettanti coloro che hanno espresso vicinanza ai suoi cari. Nel rendere omaggio ad una figura del suo spessore, torniamo indietro anche a quelli che erano i suoi ‘rituali’: uno su tutti riguarda le tartarughe che spesso regalava ai suoi ospiti. Come mai ha scelto proprio quell’animale? Cosa rappresentava il gesto? Ecco chiarire tutte le curiosità relative al dono che il conduttore faceva a molte delle persone che andavano da lui in studio.
Ospiti e amici più intimi erano i destinatari delle tartarughe di Maurizio Costanzo: durante lo speciale di Verissimo andato in onda in questi giorni, molti colleghi hanno raccontato di custodire ancora una delle tartarughe della sua collezione e il conduttore, in un’intervista con Silvia Toffanin, aveva spiegato il significa del gesto: “È un animale che arriva lontano e vive tantissimo, io da anni mi sono convinto che porta fortuna“. Insomma, l’animale è stato una sorta di amuleto, regalato con lo scopo di fare un sincero augurio a chi lo ha ricevuto.
Il giornalista aveva una collezione di circa 5mila esemplari di statuette di tartarughe provenienti da tutto il mondo. Ne ha avuta soltantro una vera, che poi ha deciso di regalare allo zoo. La stessa conduttrice di Verissimo, così come Lorella Cuccarini, hanno affermato di custodire una delle sue tartarughe. Un gesto, quello di Maurizio Costanzo, per fare un augurio ai colleghi e agli amici più cari. D’altronde c’era da aspettarselo da uno come lui che il regalo nascondesse un significato più profondo rispetto al semplice atto di donare un oggetto. Anche questo è stato per l’autore un segno distintivo, al quale verrà sempre associato.