L’ex difensore biancoceleste ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Ho visto grande spirito di sacrificio e una straordinaria fase difensiva”.
Impresa della Lazio al Maradona. Bordata di Vecino e il Napoli cade per la prima volta in casa nella sua stagione da favola. “Un po’ me lo aspettavo, prima o poi doveva accadere. E Sarri è un maestro…”: pensieri e parole di Guglielmo Stendardo, legato a doppio nodo alla partita di ieri: cresciuto nel settore giovanile partenopeo, poi a Roma dal 2005 al 2008 e dal 2009 al 2012. Ha parlato in esclusiva a Notizie.com, tra i complimenti al percorso dei due tecnici e alle ambizioni delle loro squadre.
Guglielmo Stendardo, la Lazio ha centrato una vittoria che non era riuscita a nessun’altra.
“L’ha ottenuta contro la migliore squadra del campionato italiano. Il Napoli è veramente difficile da battere, lo dicono tutti i numeri che schiacciano le parole. Vincerà lo Scudetto con merito e dirà la sua anche in Europa”.
Dove l’ha vinta Sarri?
“È l’artefice assoluto del successo, l’ha preparata in modo perfetto dal punto di vista tattico. Ha cambiato qualcosa nel suo modo di pressare, di come andare a prendere gli avversari nella loro metà campo. Ha lasciato giocare i centrali del Napoli, poi la Lazio è stata brava nelle ripartenze. Ma anche nel primo tempo poteva già passare in vantaggio. La squadra di Spalletti, se andiamo a cercare il pelo nell’uovo, ha messo meno intensità del solito in alcuni giocatori”.
Un successo meritato, comunque?
“Una partita di sacrificio, diciamo che un po’ me lo aspettavo. Il Napoli, anche solo per un fattore statistico, prima o poi un passo falso in casa l’avrebbe fatto. La Lazio non è la prima volta che fa queste prestazioni importanti contro squadre di valore. Il problema è più con le medio-piccole, in quelle gare a volte non riesce ad avere continuità. Ma nella sfida secca può giocarsela contro chiunque”.
C’è voluto uno sforzo da parte di tutti: chi ti è piaciuto di più?
“Poteva anche finire con un pareggio, ma la vittoria è stata costruita grazie a una fase difensiva perfetta. La Lazio ha concesso poco a Osimhen, se non quella traversa nel finale. Una gara non eccessivamente bella, molto equilibrata, decisa da un episodio come succede spesso”.
Quante speranze ha la Lazio di centrare una qualificazione in Champions?
“Gioca bene a calcio e ha un maestro in panchina, mette in pratica una filosofia tutta sua. Non ha l’organico del Napoli, che vincerà lo Scudetto, ma ce la può fare se continua così”.