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Cronaca

Inchiesta Covid Bergamo, Luca Richeldi (Cts) “Nessuno ha sottovalutato”

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Luigia Luciani

Toccherà al Tribunale dei Ministri di Brescia valutare la posizione dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, tra gli indagati dalla Procura di Bergamo nell’inchiesta sulla gestione della prima ondata di Covid in Val Seriana. Il professor Luca Richeldi, ex membro del Cts, in un’intervista alla Stampa intanto dice “Nessuno ha sottovalutato”

Nella consulenza depositata alla Procura di Bergamo, il microbiologo Andrea Crisanti scrive: “Già dal 12 febbraio 2020, ossia otto giorni prima del Paziente 1, i componenti “prima della task force del ministero e poi del Cts, conoscevano “la situazione di vulnerabilità in cui si trovava L’Italia di fronte alla pandemia di Covid e tuttavia decisero di secretare il piano che avrebbe potuto salvare migliaia di vite”.

Inchiesta Covid Bergamo, la difesa del Cts. Foto Ansa repertorio

Quello di Andrea Crisanti, ora senatore eletto nelle fila del Pd, è sicuramente un atto di accusa pesante, messo nero su bianco, nei confronti di chi faceva parte di quel Governo Conte, quando la pandemia da Covid arrivò in maniera dirompente nel nostro Paese.

In difesa del lavoro fatto da quell’esecutivo, ma anche e soprattutto dai membri del tanto discusso Cts, è arrivato lo stimato pneumologo del Gemelli, il professor Luca Richeldi, che del Cts faceva parte e che sentito dal quotidiano La Stampa ecco cosa ha detto di questa inchiesta che sta facendo tremare i palazzi della politica “Quella della Procura di Bergamo sul Covid è “un’inchiesta basata sul senno di poi.  Mai mi sarei aspettato un’iniziativa giudiziaria che viola un principio base della medicina e della scienza, cioè che le decisioni si prendono in un dato momento, in base agli elementi disponibili”. Richeldi spiega ancora nell’intervista al quotidiano di essere entrato a far parte di quello  che era stato il primo Comitato Tecnico Scientifico il 28 febbraio del 2020, e che ora lo colpisca “vedere stimati colleghi accusati di omicidio”.

Inchiesta Covid Bergamo, Richeldi (ex Cts) : “Nessuno ha sottovalutato”

Professor Luca Richeldi, Policlinco Gemelli, foto repertorio Ansa

Lo pneumologo del policlinico Agostino Gemelli dichiara alla Stampa con fermezza e convinzione :”Tutti abbiamo sbagliato, e più volte. Ma dov’è il dolo? Me lo chiedo da medico, prima che da ex membro del Cts”Richeldi aggiunge inoltre come di errori in generale se ne facciano, anche nella normale carriera da medico. Ma alla  domanda precisa se all’epoca in cui si riferiscono i fatti dell’inchiesta sia stata sottovalutata la situazione in Val Seriana, il professore, ex Cts replica: “Assolutamente no, nessuno ha sottovalutato, passavamo ore e ore – a esaminare qualunque dato o segnale arrivasse alla nostra attenzione. C’è sempre stato il massimo senso della precauzione a guidare l’attività del Cts, di fronte a una situazione imprevedibile e drammatica“.

Toccherà ora al Tribunale dei Ministri di Brescia prendere in esame la posizione dell’ex premier Giuseppe Conte e dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza, che lo ricordiamo ancora, sono tra gli indagati dalla Procura di Bergamo nell’inchiesta sulla gestione della prima ondata di Covid in Val Seriana, la zona più colpita d’Italia e dove tra la fine di febbraio e i primi di marzo 2020 la diffusione del virus era oramai “incontrollabile” a causa, secondo l’accusa, di una serie di ritardi e omissioni dovuti alla mancata istituzione della zona rossa e alla non applicazione del piano pandemico influenzale del 2006. I pm bergamaschi hanno inviato, intanto, gli atti relativi alle posizioni dell’allora Capo del Governo e ora presidente di M5S e dell’attuale deputato di Articolo 1 ai colleghi bresciani.

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Luigia Luciani