Torna purtroppo la minaccia di una guerra nucleare, ma la vera sorpresa è che non solo Russia e Stati Uniti sono le nazioni che hanno a disposizione un arsenale distruttivo di massa
La tensione internazionale, dovuta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, è salita alle stelle dopo che il presidente Vladimir Putin ha messo in stato di allerta il sistema di deterrenza nucleare russo. Pronta la risposta americana con l’invio in Europa del famigerato aereo dell’Apocalisse, in grado di gestire le testate nucleari istallate sui vari missili anche se il comando USA fosse stato disattivato.
Ma al contrario di quello che possiamo forse immaginare e pensare, non sono soltanto russi e americani ad avere a disposizioni le micidiali testate atomiche, bensì sono molte altre le nazioni in grado di entrare in un conflitto di questa portata. In Europa, come in alcuni grandi stati asiatici, i pericoli possono arrivare da più parti del mondo.
Da poco più di un anno stiamo assistendo ad un’altra guerra praticamente sotto casa. La crisi in Ucraina infatti non accenna ad attenuarsi, all’orizzonte non si intravedono iniziative di pace, anzi le decisioni che vengono prese dai contendenti sono tendenti a inasprire il conflitto piuttosto che tenerlo sotto controllo. Le ultime due mosse fatte da russi e americani sono di quelle che fanno tremare i polsi, con l’incubo nucleare che torna a oscurare le nostri menti. Ma non sono soltanto Russia e Stati Uniti ad avere a disposizione nei propri arsenali le micidiali testate atomiche, ci sono infatti, e non soltanto in Europa, altri paesi in grado di minacciare la sopravvivenza del mondo con le armi nucleari.
Oltre alla Russia e agli Stati Uniti infatti, anche Regno Unito, Cina, Francia, India, Pakistan e Corea del Nord hanno armi nucleari a disposizione. In base al Trattato di non proliferazione nucleare del 1970, questi sono gli Stati che hanno assemblato e testato ordigni atomici prima del 1967. Il Trattato infatti prevede la non proliferazione e l’uso pacifico del nucleare. Ovviamente gli arsenali più forniti non possono che essere quelli delle due superpotenze, da almeno 50 anni pronte a contendersi lo scettro di nazione più forte, ma è interessante capire anche le reali forze che le altre nazioni possono eventualmente mettere in campo.
Lo spauracchio di una guerra nucleare finora ha sempre impedito, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, uno scontro militare diretto tra le varie superpotenze, ma lo scoppio del conflitto in Ucraina potrebbe rompere questa sorta di equilibrio geopolitico che si è stabilizzato dopo la caduta del Muro di Berlino e far pensare a una delle parti in gioco di ridisegnare a proprio favore gli eventi che potrebbero accadere. Quando Putin ha firmato lo stop all’adesione del trattato Start, che garantiva una sorte di controllo incrociato tra Russia e Stati Uniti, la risposta americana è stata l’invio sul territorio europeo dell’aereo in grado di controllare gli ordigni nucleari a disposizione delle forze Usa, anche in caso di isolamento delle forze in campo, e questo ha fatto ripiombare nell’incubo nucleare. Stando comunque ad una stima fatta nel 2021 dalla Arms control association, sarebbe la Russia ad avere più armi nucleari a disposizione e guidare la classifica, poi gli Stati Uniti, la Cina, la Francia e il Regno Unito e poi tutti gli altri, per un totale di 13800 testate nucleari accertate.