Altra dimostrazione di pressione e ingerenza anarchica nelle scuole italiane: in una scuola milanese esposti simboli contro il governo
Come era prevedibile, considerato il clima che si sta respirando nel paese attorno alla vicenda Cospito, ecco i primi segnali di pressione e intolleranza nei confronti delle Istituzioni. E come è successo già altre volte in passato, la filosofia anarchica si diffonde e fa proseliti negli ambienti scolastici e universitari. Scene e ricordi già visti e vissuti in passata. In un liceo di Milano sono apparsi i primi segnali di un dissenso che cresce sempre di più, con striscioni e simboli che non hanno bisogno di presentazioni.
Gli anarchici da sempre si fanno avanti e cercando seguaci nelle aule scolastiche, ma anche nelle università, come dimostrano ampiamente i tanti gesti dimostrativi che si susseguono giorno dopo giorno, con occupazioni e assemblee in favore della lotta contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, anche se più il primo che il secondo. La vicenda più clamorosa e diretta però arriva da Milano, nell’importante e prestigioso liceo Carducci, dove è stato esposto uno striscione con il ministro Valditara e il presidente del Consiglio Meloni raffigurati con la testa all’ingiù e gli occhi cerchiati.
Ma mentre si pensa e crede ciecamente che gli striscioni e simboli siano frutto ed opera di ragazzi che fanno parte dei collettivi rossi che cercano e credono fermamente nei concetti e principi di sinistra, la realtà è un’altra ed è ben più seria e grave, anche perché se si vanno a vedere bene i simboli dei due striscioni non si non notare che quanto accaduto a Milano ha dimensioni più gravi sulle quali bisognerebbe fare molta attenzione. Già perché notando con più attenzione i due striscioni si osserva che sulla firma c’è la “A cerchiata“, ossia una caratterizzazione di una rivendicazione della frange anarchica più ostile e convinta. Non solo. Vicino a quello striscione c’è un’altra sigla, il simbolo degli “squatters“, impiegato dagli occupanti abusivi di case ed edifici pubblici, ossia militanti che provengono dalle parti più estreme della sinistra.