Il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha rilasciato una intervista al ‘Quotidiano Nazionale’: si è parlato molto di scuola e soprattutto del ruolo dei docenti che dovrebbero essere valorizzati per quello che fanno
Importanti novità che arrivano direttamente da Giuseppe Valditara. L’attuale ministro dell’Istruzione e del Merito, in una recente intervista rilasciata al ‘Quotidiano Nazionale‘, è ritornato a parlare della scuola e soprattutto del fondamentale ruolo che hanno i docenti. La sua visione di scuola è molto differente: ovvero che tenda a valorizzare i talenti di tutti. Che punti principalmente sulla personalizzazione della formazione. Senza dimenticare gli insegnanti tutor visto che proprio quest’ultimo deve coordinare la personalizzazione dell’istruzione. Un modo per dare alle famiglie ed agli stessi giovani la possibilità di una scelta consapevole.
Ritornano al discorso dei docenti tende a valorizzare la loro autorevolezza. In modo tale che si va a rispettare il ruolo. Stesso discorso vale anche per i ragazzi. Una scuola che deve principalmente, per lo stesso Valditara avere due principi: quello della sicurezza e soprattutto quello della serenità. Si è toccato anche il tema della violenza: per quello, invece, non c’è assolutamente posto. “Non ho bisogno di dare prove del mio antifascismo, lo dimostrano i miei libri, i miei atti, la mia vita”. In merito alla manifestazione di Firenze aggiunge: “Ben venga qualunque manifestazione. Invito il sindaco Nardella per un confronto sui temi come l’antifascismo, l’antisemitismo, democrazia e libertà di opinione“.
Scuola, Valditara: “
Si è soffermato anche sulla mancata condanna della violenza al Liceo Michelangelo: “E’ ovvia che non deve essere neanche oggetto di discussione. Niente violenza, né fisica e nemmeno in ogni altra forma di prevaricazione, l’ho ribadito anche quando mi sono insediato. Faremo di tutto per far rispettare le regole. Vale per tutti“.
In conclusione, sul fatto che non abbia condiviso la lettera della preside dell’istituto fiorentino fa sapere: “Non ho apprezzato il suo invito a combattere culturalmente, chiamare con il proprio nome e qualificare come fascista chi dà valore ai confini e alla identità di un popolo. Invito tutti a riflettere. Non so questo cosa possa c’entrare con la libertà di opinione. Dispiace che alcuni non lo abbiano capito. Se tutto questo è una campagna di aggressione contro di me tendo a denunciare il tutto perché è inaccettabile tutto questo“.