Era il 6 marzo 1983 quando la Motorola lanciava sul mercato internazionale il DynaTac 8000x, un oggetto grande come una valigetta dal peso di quasi un kg con solo trenta minuti di autonomia, ma che avrebbe cambiato totalmente le nostre abitudini
“Dynamic Adaptive Total Area Coverage”, in italiano significa Copertura dell’area totale adattiva dinamica, ecco il significato di quella misteriosa sigla che identificava quell’oggetto strano, pesante, poco maneggevole, con poca autonomia, che cominciava a essere commercializzato nei negozi. Da quel giorno, pur senza accorgercene, le nostre vite sarebbero cambiate per sempre.
Fondata nel 1928, col nome Galvin Manufacturing Corporation, da Paul e Joseph Galvin, fu poi chiamata Motorola nel 1947. Nasce come un’azienda specializzata nel campo dell’elettronica, in seguito l’azienda americana si fa conoscere sul mercato anche come produttrice di telefoni cellulari. Il primo telefono cellulare portatile perfettamente funzionante venne realizzato nel 1973 dall’ingegnere americano Martin Cooper. Alla casa appartengono altri primati nell’ambito della telefonia mobile raggiunti in seguito allo sviluppo della serie MicroTAC, uno dei cellulari di maggior successo della storia, prima dell’avvento degli smartphone.
Esistono momenti nel campo della tecnologia che segnano uno spartiacque decisivo tra un’era e un’altra, il 6 marzo 1983 è esattamente uno di quei giorni. L’azienda americana Motorola decise di commercializzare il primo cellulare della storia che fece così la sua comparsa nei negozi specializzati. Un oggetto molto particolare, per qualcuno sconosciuto, per altri bizzarro, ma che senza rendercene conto avrebbe cambiato per sempre la nostra vita, entrando prepotentemente nella nostra esistenza quotidiana. La Motorola era stata la prima a raccogliere la sfida tecnologica per realizzare un telefono senza fili e nell’aprile del 1973 fu il geniale ingegnere Martin Cooper a riuscire a effettuare la prima chiamata sperimentale senza fili per strada.
Ma quel giorno del 1983 arrivò nei negozi il DynaTac 8000x in vendita alla modica cifra di 3.995 dollari, l’equivalente di 3.575 euro. Si trattava di un telefonino senza monitor, provvisto solo di una tastiera numerica a toni e un piccolo display. Con una lunghezza di ben 25 centimetri, il primo cellulare della storia arrivava dall’orecchio fino a ben oltre il mento con chiare difficoltà anche a tenerlo a lungo tra le mani. Oltre alla notevole lunghezza, infatti, il dispositivo pesava quasi un chilo.
Nonostante la strana forma, la poca praticità, il peso e il prezzo, il DynaTAC 8000x ottenne un enorme successo al punto che ne furono venduti 300.000 esemplari. Un telefono reso subito famoso anche dall’attore americano Michael Douglas che lo utilizzò nella celebre pellicola del 1987, Wall Street. Da quel giorno sembra passato un secolo e il salto nel futuro dal punto di vista tecnologico di questi 40 anni è enorme. Dagli anni Ottanta in poi il cellulare ha iniziato una cavalcata verso il successo, sette anni per raggiungere il primo milione di utenti, poi sempre più veloce fino al dirompente arrivo dell‘iPhone nel 2007 che con la connessione a Internet e poi l’accesso al mondo delle app e dei servizi ha stravolto il mercato. Da Martin Cooper a Steve Jobs per un oggetto che ha letteralmente stravolto il nostro modo di vivere, di lavorare, di divertirsi, di socializzare. Alla presentazione del “suo” Motorola, nel 1983, Cooper disse: “Il telefono cellulare sta diventando una vera e propria estensione della persona”. Una profezia.