La scomparsa di Denise Pipitone, la bimba di Mazara rapita oramai quasi venti anni fa, continua a far tenere il fiato sospeso alla famiglia e a tutti gli italiani, ma una nuova pista potrebbe condurre alla risoluzione del caso
C’è una nuova pista sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina di quattro anni che sparì nel 2004 a Mazara del Vallo. Secondo quanto ha riportato la trasmissione Quarto Grado sarebbe stato prelevato il dna da una ragazza bosniaca di etnia rom in un quartiere della periferia di Roma. I genitori della bimba scomparsa hanno però dichiarato di non essere stati messi al corrente dai Carabinieri delle nuove indagini, che potrebbero portare alla risoluzione del caso.
Tutto ha inizio alle 11.40 del primo settembre 2004, quando Denise, quasi 4 anni, scompare davanti a casa della nonna materna, Francesca Randazzo, a Mazara del Vallo, mentre gioca con i cuginetti. Il padre, Toni Pipitone, 40enne, fa il muratore, la madre, Piera Maggio, di 35 anni, è casalinga. La coppia ha un altro figlio di 11 anni, Kevin.
Una storia terribile che da quasi venti anni tiene in ansia una famiglia e milioni di italiani che hanno seguito le vicenda della piccola Denise, scomparsa all’età di quattro anni mentre giocava davanti casa della nonna a Mazara del Vallo. Da quel giorno tante sono state le segnalazioni, le indagini portate avanti, le piste seguite per cercare di ritrovare la piccola, sempre però rivelatesi purtroppo infondate. Ma da ieri sera una nuova speranza sembra essersi riaccesa per i genitori della bambina che oggi avrebbe 23 anni. Infatti, secondo quanto ha riportato la trasmissione Quarto Grado, in onda su Rete 4, condotta dai giornalisti Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, sarebbe stato prelevato il dna da una ragazza bosniaca di etnia rom residente in un quartiere periferico di Roma. La giovane, di nome Denisa, sarebbe stata sottoposta ai controlli dei carabinieri martedì. Le sarebbe stato prelevato un campione di saliva per risalire al suo patrimonio genetico per poi procedere alla comparazione con quello di Denise Pipitone. Si sta seguendo quindi l’ennesima pista.
Sarebbe stata la stessa ragazza di origine Rom di nome Denisa a raccontare all’inviata di Quarto Grado dell’arrivo dei Carabinieri, i quali, dopo averle prelevato il campione di dna, le avrebbero mostrato la foto di Pietro Pulizzi, padre naturale di Denise Pipitone .“Mi hanno fatto vedere la foto di un uomo con sua figlia, ma non li conosco. I Carabinieri mi hanno detto che stanno cercando una bambina scomparsa”, ha raccontato la ragazza. Secondo i documenti in suo possesso, Denisa sarebbe nata in Bosnia nel 2002, due anni dopo Denise Pipitone, e avrebbe dunque 21 anni. Denisa ha anche raccontato davanti alle telecamere di Rete 4 di essere cresciuta insieme alla nonna in Bosnia e di essere stata in Italia nel 2005, all’età di tre anni.
Non avrebbe mai conosciuto i suoi genitori. “Siamo stati informati ieri sera per mezzo dei vari messaggi che ci sono pervenuti. Non eravamo a conoscenza di nulla. Rimaniamo in attesa di eventuali notizie concrete, sempre con i piedi a terra. Non possiamo permetterci illusioni dolorose”, hanno scritto sul loro profilo facebook Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, sottoposti ancora una volta allo stillicidio di una nuova pista e di una nuova speranza. Sulla vicenda è intervenuto anche il legale della famiglia Pulizzi che ha stigmatizzato la fuga di notizie che potrebbe alimentare ancora una volta false speranze: “Sono fughe di notizie che colpiscono al cuore una madre e un padre in attesa. E queste cose non dovrebbero accadere”.