Week-end di terrore e ansia. Ragazzi e ragazze che perdono la vita sulla strada a causa degli incidenti stanno diventando davvero troppi. Un numero alto e ingiustificabile che rende le nostre strade meno sicure di quanto pensiamo. Basti pensare che il numero degli incidenti stradali avvenuti da inizio anno negli otto fine settimana che ci sono stati fino ad ora sono ben 195 vittime. Troppi. Tra questi 73 avevano meno di 35 anni. I numeri e i dati sono stati forniti dall’Asaps (Associazione amici e sostenitori della polizia stradale), e il numero dei morti comincia dall’ultimo week-end del 2022.
Il dato è aggiornato all’ultimo fine settimana, dove ci sono state altre vittime, considerando le due ragazze morte nel Trevigiano. E i morti da questo punto di vista arrivano a 10 in questo ultimo week-end, e tra queste dieci persone sette avevano meno di 35 anni. Non si può andare avanti in questo modo, ci dovrebbe essere sicuramente più controllo, norme ancora più rigorose rispetto a quelle attuali e soprattutto un’educazione alla guida.
“Ci vuole un inasprimento delle sanzioni amministrative”
I numeri di cui tiene conto l’Asaps fa fede all’ultimo settimana di febbraio e parte dalla mezzanotte del 30 dicembre del 2022. “Sono numerosi – spiega Giordano Biserni, presidente dell’associazione Asaps – gli incidenti provocati dalla guida distratta, quella che fa dire al conducente ‘non l’ho visto’. Da anni chiediamo l’inasprimento delle sanzioni amministrative per l’uso del cellulare alla guida, con la sospensione della patente alla prima violazione”,
Una battaglia che questa associazione porta avanti da tanto tempo, ma sembra quasi che nessuna la voglia ascoltare, anche perché gli incidenti non fanno che aumentare. E’ sicuramente uno dei temi che, prima o poi, il governo dovrà affrontare e in maniera seria. Ci sono troppi ragazzi che perdono la vita o perché portano macchine che non dovrebbero portare oppure perché si mettono alla guida avendo abusato di alcool. E le forze dell’ordine, forse troppo poche per controllare tutto e tutti, non riescono a supervisionare come dovrebbero. “Serve maggiore attività di controllo repressivo sulle strade, visto che le norme prevedono ben otto punti decurtati dalla patente in caso di mancata precedenza“, le parole di Giordano Biserni.