L’allarme di Calenda: “Guai ad alzare i toni sul pericolo fascismo o su violenza eversiva. Non è serio anzi è molto pericoloso”

Uno dei leader del terzo Polo si scaglia contro chi continua da sinistra a parlare di squadrismo e atti d’intolleranza

Un grido d’allarme che rischia di essere inascoltato. La tensione in Italia si sta alzando sempre di più, ma pochi se ne stanno accorgendo. Da Cospito al richiamo del pericolo fascista o delle squadre di estremisti che sono nostalgici del fascismo. Ci sono sempre stati richiami di questo genere, ma da quando la destra è al Governo sono aumentati a dismisura, quasi ogni giorni c’è l’allarme di un ritorno al fascismo alla poca libertà e a tante altre cose che fanno parte di un passato che non solo non torna, ma che è stato anche condannato da chi è adesso al governo.

L'allarme
Uno dei leader del terzo Polo e segretario di Azione Carlo Calenda (Ansa Notizie.com)

Probabilmente non è bastato perché il clima politico e non si sta alzando sempre di più, diventando rovente e pericoloso. Una scia che ha notato il segretario di Azione e uno dei leader del terzo Polo Carlo Calenda, spesso in contrasto con la sinistra attuale ma sempre attento quando c’è da registrare un qualcosa che non va e che stona. E lo dice, anzi lo scrive a chiare note su Twitter, la piattaforma che più preferisce per farsi ascoltare e dettare quelle che sono le sue idee sull’argomento del momento.

“E’ un momento delicatissimo, si deve fare attenzione”

Gli scontri
Manifestazione corteo anarchici internazionali per solidarietà ad Alfredo Cospito e contro il 41 bis a Torino (Ansa Notizie.com)

Per questo Calenda chiede di abbassare i toni su una polemica, quella del fascismo ma anche la faccenda Copsito: “Gli anarchici che devastano una città vanno arrestati. Il Governo che non riesce a condannare un pestaggio davanti a una scuola va criticato. Non sono fatti collegati o che si elidono. Non rappresentano rischi per una democrazia forte capace di reagire. Non vanno strumentalizzati Questo gioco ad alzare il livello della tensione rappresentando una democrazia sempre sull’orlo del fascismo o della violenza eversiva è utile solo per mobilitare le proprie truppe contro gli “altri”. Non è serio, non è responsabile ed è molto pericoloso. Datevi una calmata”.

l leader di Azione, Carlo Calenda non scherza anzi è molto serio quando lancia questo allarme e in qualche modo l’ha dimostrato con i fatti perché, anche per questo motivo, ha deciso di non andare a Firenze e scendere in piazza, per lui sarebbe stato un ulteriore segnale per alzare i toni: “Abbiamo condannato il mutismo del governo sui fatti di Firenze e sostenuto la preside e condannato le parole di Valditara. Ma non saremo in piazza. Sappiamo chi ha torto e chi ragione, ma non vogliamo rischiare di acuire la tensione con slogan che amplificano la violenza”. 

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