Si tratta del fenomeno della coabitazione, in questo modo tantissime persone della terza età trovano il modo perfetto per combattere la solitudine.
E’ un particolare che sempre di più sembra avere una sua crescita, ad averlo confermato è stato proprio uno studio riportato sul Messaggero e reso noto dalla Presidente di Silver Nest, Wendi Burckhardt.
“C’è una statistica che afferma che l’isolamento sociale ha lo stesso impatto sulla salute di fumare 15 sigarette al giorno. Questa da sola dovrebbe essere la motivazione per tutti noi a trovare un coinquilino man mano che invecchiamo” ha ammesso, specificando anche come il tutto non sia sempre rose e fiori, infatti gli esperti hanno ammesso come i problemi possano crearsi per via delle faccende domestiche, proprietà comuni, animali domestici, pulizia, temperatura della casa, rumore, ospiti e cosi via.
Ad ogni modo per poterla combattere al meglio la solitudine, almeno per il momento, sembra la coabitazione essere la scelta migliore: il suo fenomeno pare essere sempre di più il grande espansione.
La coabitazione diventa un vero e proprio fenomeno per affrontare la vecchiaia
Proprio cosi, il fenomeno della coabitazione sta diventando una vera moda, un trend tra gli anziani che sempre di più cercano le soluzioni per potere sconfiggere la solitudine e passare gli anni che restano da vivere, magari insieme ad un amico.
Ad avere per prime sperimentato questo trend sono state due signore, entrambe vedove con i figli ormai cresciuti, Phyllis e Betsy che da subito hanno subito fatto amicizia, era il 2019 con la pandemia scoppiata da pochissimo tempo: le due immediatamente hanno deciso di andare a vivere insieme, la prima vendendo la sua casa e trasferendosi dalla seconda che aveva un appartamento ancora più grande. In questo modo sono riuscite ha superare il lockdown, istaurando anche una bellissima amicizia che certamente non avrà mai fine.
Insomma, davvero una soluzione perfetta che pare non essere solo in rapida diffusione in America, ma anche in altri Paesi, come l’Europa e ancora: dai Paesi scandinavi alla Francia alla Germania. Questo metodo permette anche moltissime persone a non dovere per forza andare nelle case di riposo che sempre di più hanno aumentato il loro prezzo. Cosi come riporta il Messaggero: “Nell’80 per cento dei casi questi individui sono assolutamente certi di voler invecchiare in loco ed essere indipendenti il più a lungo possibile. Ma le pensioni sociali non tengono testa all’inflazione: reggere da soli la spesa di una casa, soprattutto quelle dei sobborghi, grandi e con giardino, può diventare insostenibile, oltre che terribilmente isolato”.