Migranti, gli inquietanti messaggi da parte degli organizzatori di convogli che continuano ad effettuare ciò
Neanche la strage di otto giorni fa li fermerà. Neanche il fatto che a Steccato di Cutro (in provincia di Crotone) sono morte 71 persone. La maggior parte donne e bambini. A loro interessa intascare soldi per organizzare viaggi che, come nell’ultimo caso, potrebbe essere quello della morte. Come riportato da ‘Il Giornale‘ è stata avviata una conversazione con un ivoriano. Quest’ultimo, sui social network, tende a promuovere i convogli pronti a partire dalla Tunisia per arrivare nel nostro Paese. “C’è un movimento di 35 persone, motore 40 cavalli. Il prezzo è di 1500 dinari“. Quasi 450 euro. Viene contattato in privato, con lo scopo di avere maggiori informazioni in merito. Il barchino sarebbe partito la prossima settimana da Sfax, direzione Lampedusa.
Iniziano le domande: sapere dove si trovano e di che nazionalità sono. Quando annunciano di essere (finti) tunisini il tono dall’altra parte cambia: “Il convoglio è solo per i subsahariani“. Da quel momento in poi non risponde più. Non è finita qui visto che non è affatto l’unico che organizza questo tipo di convogli. Un altro è in programma per la fine di questo mese. Stesso prezzo, ma con la differenza che quei soldi non se li intasca lui. Non fornisce nemmeno il nome di chi avrebbe dovuto riceverli, ma aggiunge: “Tutti vanno al villaggio (Sfax,) con una foto“. Gli viene chiesto come possono fare per riconoscere il convoglio, ma anche qui non arriva più nessuna risposta.
Migranti, i messaggi degli organizzatori dei convogli
Purtroppo, a quanto pare, sui social ci sono molti personaggi del genere che organizzano questo tipo di convogli. C’è chi pubblicizza le traversate come se fosse del tutto normale (e soprattutto) legale. Un altro, invece, rivela delle informazioni ancora più dettagliate. E’ il più caro di tutti visto che vuole 2000 dinari (600 euro). A persona. Gli fanno domande sulla situazione meteo (se il mare è agitato oppure possono esserci problemi a lungo andare).
La risposta non si è fatta attendere: “Ora il tempo è irrequieto, io ogni giorno controllo il meteo“. Partenze in programma non ce ne sono. Tanto è vero che vuole essere lasciato anche il numero di cellulare. Possibile che non siano loro che portano i migranti in Italia. C’è da stare attenti anche a quelli “falsi”, pronti ad intascare soldi da parte di chi vuole allontanarsi dal proprio Paese per andare in un altro. Sui social c’è solamente l’imbarazzo della scelta a chi chiedere.