Consiglio dei ministri convocato per giovedì nel Comune di Cutro, dove domenica 26 febbraio si è consumata la strage dei migranti. Domani parlerà in Aula alla Camera il ministro Piantedosi. Opposizioni all’attacco della maggioranza di Governo, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia a Notizie.com: “Usciamo dalla rincorsa continua di mancanza di legittimazione tra le parti“
Il Consiglio dei ministri straordinario voluto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato convocato per giovedì pomeriggio nel Comune di Cutro, dove la scorsa domenica 26 febbraio si è consumata la strage dei migranti.
La riunione si terrà nel corso del pomeriggio ha informato Palazzo Chigi, che renderà il prima possibile noti orario, sede e ordine del giorno. Intanto la Commissione Europea “ha ricevuto la lettera” inviata alla presidente Ursula von der Leyen dalla premier Meloni, e alla lettera risponderà “presto”. A dirlo la portavoce dell’esecutivo Ue per gli Affari interni Anitta Hipper, a Bruxelles durante un briefing con la stampa. “Concordiamo sulla necessità di agire e per questo la presidente ha esortato a raddoppiare gli sforzi per attuare il patto sulle migrazioni. Nello stesso tempo dobbiamo continuare l’attuazione del piano di azione per il Mediterraneo Centrale“.
Nonostante le smentite di Palazzo Chigi, non si placa però la bufera politica intorno al ministro Piantedosi dopo le dichiarazioni subito successive alla strage dei migranti nel crotonese, come non piace l’idea del Cdm straordinario che le opposizioni valutano come tardivo, o come un’operazione di facciata. “Usciamo dalla rincorsa continua di mancanza di legittimazione tra le parti”, è il pensiero del vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, che abbiamo sentito in esclusiva per Notizie.com.
Onorevole Mulè, cosa risponde alle opposizioni che attaccano la maggioranza sulla scelta della premier di portare il Cdm giovedì prossimo a Cutro?
“Penso vada fatta una premessa generale e che riguarda anche gli altri episodi di cronaca che abbiamo vissuto e commentato nelle ultime settimane: dalla violenza anarchica ella questione scuola, si sente di continuo la necessità che questa maggioranza dia prova di antifascismo. Insomma l’operato dell’esecutivo non basta mai. E sta accadendo anche ora sul tema migranti e sulla strage di Steccato di Cutro. Il ministro Piantedosì si è recato subito nei luoghi della tragedia e si è detto “doveva andare la premier”, ora Giorgia Meloni annuncia un Cdm straordinario in quei luoghi e si sostiene lo si faccia in modo tardivo o strumentale…”
Insomma per lei strumentali sono le prese di posizione delle opposizioni mi pare di capire…
“Dobbiamo uscire dalla rincorsa continua di mancanza di legittimazione delle parti e questo è un concetto trasversale alla politica…Ma nello specifico, non si può pensare che il Governo, pur potendo salvare quei migranti a Cutro, abbia limitato i soccorsi o nn li abbia messi in atto affatto. Questa è una polemica che deve uscire dal dibattito politico. Anzi…le dirò di più, quanto denunciano le opposizioni è di fatto la miglior prova di quanto abbia fatto questo Governo sull’immigrazione. Il Governo Meloni ha salvato, usciamo dall’equivoco.”
Salvare e accogliere, maggioranza e opposizione si spaccano da sempre sul tema dell’accoglienza e lo fanno anche ora.
“Ribadiamolo ancora una volta tornando sulla questione partenze, viaggi e salvataggi: ad organizzare i traffici umani non sono i disperati che tentano di raggiungere anche le nostre coste, ma la premiata ditta di trafficanti di esseri umani. Il tema dell’accoglienza resta un problema reale e centrale nel dibattito politico. Personalmente credo sia inumano accogliere centinaia di persone, e ammassarle tutte in strutture che non abbaino la capacità di contenerle in maniera dignitosa. Nessuno che attraversa il mare va buttato a mare. Quindi gli va lanciato un giubbotto di salvataggio, va rifocillato, poi alla verifica della identità di ogni singola persona, si stabilisce quale percorso si debba intraprendere. Sono due aspetti della questione che vanno però trattati in maniera distinta e separata. L’accoglienza attiene ad un passo successivo. Ultimo ma non ultimo: cosa fa l’Europa in concreto?”
Onorevole domani il ministro Piantedosi torna in aula alla Camera, cosa si aspetta dal suo intervento?
“Mi aspetto una ordinata ricostruzione dei fatti, arricchita da elementi che in prima istanza era impossibile avere. L’informativa ha lo scopo di rendere il Parlamento edotto e questo accadrà”.