Governo targato Giorgia Meloni, riforma fiscale: tutto quello che serve sapere e soprattutto gli aggiornamenti in merito a tutte le novità
Arrivano novità importanti per quanto riguarda il progetto di legge sulla riforma fiscale. Anche perché, dopo un bel po’ di mesi di lavoro, si sta arrivando sempre più ad una conclusione. Ottimista il viceministro all’Economia, Maurizio Leo. Quest’ultimo ha fatto sapere che, verso la metà del mese di marzo, è pronto ad arrivare al Consiglio dei ministri. Ci saranno molti cambiamenti, come annunciato già in precedenza ed anche in altre occasioni. Soprattutto su come cambierà il disco italiano grazie alla riforma del governo Meloni. Non solo: i primi provvedimenti dovrebbero vedere, in gran parte, la riduzione delle aliquote Irpef, revisione Ires, tassa sulle imprese, agevolazioni e detrazioni.
Per quanto riguarda la riduzione delle aliquote Irpef, si passerà da quattro a tre scaglioni di reddito. Lo scorso anno si era passati dalle cinque aliquote alle quattro di oggi. Le stesse che prevedono: fino a 15 mila euro di reddito imponibile, con un prelievo del 23%, da 15 a 28 mila euro, con aliquota del 25%, da 28 a 50 mila euro l’aliquota è al 35% e oltre i 50 mila l’aliquota è al 43%. Le due fasce (con aliquote del 25 e 35%) andrebbero verso una unica percentuale: quella del 28. Un piccolo esempio: chi oggi guadagna tra i 15 mila e i 28 mila euro finirà con il pagare il 2-3% di tasse in più. In questo caso vale a dire avere uno stipendio decisamente basso. Coloro che ci andranno a guadagnare (tra i 28 e i 50 mila euro) potrebbero avere un taglio delle tasse pari a 400 euro all’anno.
Gli ultimi dati riportati dal Mef (nel 2022), parlano di un Irpef che ha portato alle casse dell’erario una cifra che si avvicina ai 206 miliardi di euro (per la precisione 205,8). Per un totale di entrate tributarie di 544,5 miliardi. Gran parte di questi soldi arriva dai lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Con questa riduzione va a diminuire anche il carico fiscale e minori entrate per le casse dello Stato. Il governo Meloni, per poter recuperare il mancato gettito, punta ad una vera e propria sforbiciata delle varie agevolazioni. Non solo: anche detrazioni e deduzioni fiscali. Proprio da qui dovrebbero arrivare i miliardi necessari a coprire le mancate entrate.
In conclusione ci sono novità sia per Ires che per i controlli. La prima dovrebbe avere una aliquota (di base) al 24%. Con riduzioni che possono arrivare anche al 15%. Questo, però, nel caso in cui l’impresa decidesse di distribuire gli utili agli azionisti in: investimenti innovativi e brevetti. Per il 2024 potrebbe entrare in vigore anche la “Global minimum tax” sulle multinazionali.