Dopo la lettera inviata da Giorgia Meloni ai vertici delle istituzioni europee per chiedere un intervento comune sul tema dell’immigrazione, è arrivata oggi la risposta da Bruxelles
Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’ennesima tremenda tragedia a largo delle coste crotonesi, dove un’imbarcazione di migranti si è spezzata provocando la morte di 72 persone tra adulti e bambini e le susseguenti polemiche politiche sulle responsabilità di chi dovrebbe impedire di prendere il largo a queste vere e proprie carrette del mare, aveva inviato una lettera alle Istituzioni europee chiedendo interventi risolutivi che impediscano altre tragedie del mare.
Oggi è arrivata la risposta della Commissione europea in replica alla lettera che Giorgia Meloni aveva inviato a tutte le istituzioni della Ue. E’ stata la portavoce della Commissione europea per le migrazioni, Anitta Hipper, a replicare alla lettera inviata dalla presidente del Consiglio italiano, con cui si chiedeva una politica comune sull’immigrazione e l’asilo dei migranti.
La Presidente del Consiglio Meloni, dopo l’ennesima tragedia del mare delle scorse settimane al largo delle coste di Cutrò, dove hanno perso la vita 72 migranti, aveva inviato una lettera ufficiale alla Commissione Europea chiedendo una maggiore politica comune sul problema dell’immigrazione e della richiesta di asilo. La Meloni chiedeva soluzioni non di facciata, ma finalmente operative, condannando chi specula sulla vita di persone disperate e lanciando l’allarme sul futuro e sulla pressione che eserciteranno sull’Unione le prossime ondate migratorie. “Non possono essere le organizzazioni criminali e i trafficanti di esseri umani a gestire i flussi migratori verso l’Europa, come purtroppo accade da diversi anni a questa parte. Queste organizzazioni criminali si stanno arricchendo a dismisura sulla pelle dei disperati, e più aumentano i loro guadagni più le condizioni di chi tenta di attraversare il Mediterraneo diventano precarie. Una civiltà come la nostra non può consentirlo“, recita in un passaggio significativo la lettera. “L’Italia è pronta a partire dal prossimo Consiglio Europeo, a dare il suo contributo a ogni iniziativa comune che vada in questa direzione, per evitare di ritrovarci a breve a piangere nuove tragedie”, chiedendo però all’Europa di non lasciare l’Italia sola, come troppo spesso accaduto in questi ultimi anni in questa battaglia di civiltà.
Oggi è arrivata la risposta ufficiale della Commissione Ue per le migrazioni tramite il portavoce dell’esecutivo Anitta Hipper. Nella lettera si riconosce il bisogno di trovare soluzioni a lungo termine sul problema della migrazione, in linea con il messaggio della presidente della Commissione prima del Consiglio di febbraio e rinnovare gli sforzi per arrivare ad un accordo sul Patto per la migrazione. “È stata riconosciuta la necessità di trovare soluzioni sostenibili a lungo termine alle tragedie, in linea con il messaggio che la presidente von der Leyen ha trasmesso in vista dello scorso vertice europeo”, ha dichiarato la portavoce che ha aggiunto, “viene ribadita la necessità di raddoppiare gli sforzi sul Patto per le migrazioni e allo stesso tempo di agire ora, con misure operative mirate e la necessità di affrontare le migrazioni in maniera olistica attraverso tutti i pilastri che vanno dalla protezione internazionale ai rimpatri, la lotta alla rete dei trafficanti, all’offerta di corridoio per le migrazioni legali. La migrazione va affrontata con un approccio olistico, combattendo i trafficanti, mettendo in campo i rimpatri per chi non ha diritto di restare, ma anche offrendo percorsi chiari per migrazioni sicure e legali”, ha concluso Anitta Hipper.