Il manager olandese non ha digerito la pesantissima sconfitta contro il Liverpool. Il 7-0 subito ad Anfield è un record negativo per il Manchester United, arrivato peraltro contro i rivali di sempre. Ten Hag ha usato parole molto dure e ha voluto punire i suoi.
È una partita storica, con un valore particolare. La sfida tra Liverpool e Manchester United è forse la più sentita d’Inghilterra, sicuramente più sentita dei rispettivi derby cittadini contro Everton e City.
Questo già fa capire quale sia la portata sentimentale del match tra le due grandi d’oltremanica. Liverpool e Manchester, una rivalità che affonda nella storia, nel periodo della rivoluzione industriale, due città vicine, separate da 50 km e due squadre che hanno segnato la storia del calcio inglese. E così il 7-0 di Anfield assume un valore che va oltre il semplice risultato, l’umiliazione è storica, mai lo United aveva subito una sconfitta così pesante nella propria storia in Premier. E i tifosi dei Red Devils hanno dovuto vederla proprio ad Anfield, nella tana dei nemici di sempre. Una sconfitta clamorosa nelle proporzioni e inaspettata considerando il momento delle due squadre. Lo United lanciato, in crescita e in fiducia e il Liverpool invece in piena transizione da fine ciclo vincente. La stampa inglese ha ovviamente dato molto risalto al risultato di Anfield, il Mirror ha titolato: “Seven and Hell”, con una foto di Salah esultante e lo sfondo di un Bruno Fernandes disperato.
Il secondo tempo del match contro il Liverpool ha mandato su tutte le furie Erik Ten Hag. Lo score della ripresa dice 6-0 per i Reds e il Manchester United ha dato la sensazione di aver completamente mollato dopo il terzo gol firmato da Gakpo. Una resa che al manager olandese non è proprio andata giù e ha voluto dirlo chiaramente nel post partita, bacchettando pesantemente i suoi: “Non siamo stati professionali, questo non è il Manchester United, abbiamo altri standard che vogliamo mostrare. Puoi perdere una partita, ma non nel modo in cui abbiamo perso noi. Nel primo tempo penso che abbiamo giocato molto bene. Potevamo essere in vantaggio all’intervallo perché abbiamo creato le occasioni migliori. Il secondo tempo è stato poco professionale, non può succedere. Dobbiamo parlarne. Non si tratta solo di uno o due giocatori, è stata l’intera squadra. Ho visto 11 persone perdere la testa e non attenersi al nostro piano di gioco. Abbiamo deluso i nostri tifosi, questo è ciò che mi ha infastidito di più”.
Ten Hag ha voluto punire i giocatori e li ha convocati presso il centro sportivo prima delle nove di lunedì. Tutti in campo di prima mattina. Perché un’umiliazione così non capiti più.