Il tema della legalizzazione e del possesso di Cannabis fa ancora discutere: intanto arriva l’esito del referendum che divide.
L’America si divide, e sono i numeri a chiarire che la nazione sul tema non ha una linea precisa, bensì strettamente legata ai singoli Stati. In Oklahoma l’esito del referendum sulla legalizzazione della Cannabis ha avuto un esito per certi versi inatteso.
Nello Stato è stata portata a termine la votazione sui punti stabiliti dal referendum. Dalla legalizzazione, all’acquisto e al possesso ai fini ricreativi per gli adulti, erano diversi i punti da definire, per i quali gli aventi diritto al voto erano chiamati ad esprimersi. Fra questi era stata prestabilita anche una accise sulla vendita della Cannabis, che rendeva il voto ancora più interessante.
L’Oklahoma sarebbe diventato il ventiduesimo Stato americano a legalizzare l’utilizzo della marijuana, ma dopo il voto rientrerà nella schiera di chi ha bocciato la proposta e preferisce mantenere una linea improntata sui divieti. Emerge infatti che il 38,3% dei votanti si è dichiarato favorevole ad un cambiamento epocale, mentre il 61,7% si è opposto con fermezza. A margine dei risultati sono state tante le reazioni da parte dell’opposizione, che nelle ultime settimana ha fermamente contestato la decisione di avviare il referendum.
“Siamo lieti che gli elettori abbiano parlato, pensiamo che questo sia un segnale che gli elettori non sono contenti della natura ricreativa del nostro sistema medicinale. Pensiamo anche che dimostri che gli elettori riconoscono gli aspetti criminali”. Questo il commento di Pat McFerron, uno stratega politico repubblicano che ha gestito tutta la campagna dell’opposizione prima del referendum.
Il referendum avrebbe consentito a chiunque avesse più di 21 anni di acquistare ed essere in possesso di circa un’oncia di marijuana quindi circa 28,3 grammi, e di possedere fino a 6 piante e altri prodotti a base di marijuana. Sulla vendita sarebbe inoltre stata aggiunta un’imposta del 15%, utilizzata per aiutare a finanziare i comuni locali, il sistema giudiziario, le scuole e il trattamento dell’abuso di sostanze oltre che il fondo generale delle entrate dello Stato. La sconfitta però è stata clamorosa, e in Oklahoma non c’è spazio per alcun tipo di ripensamento.