Festa delle donne, le parole del Papa: “Così il mondo sarà migliore”

Le parole del Papa pubblicate in occasione della Festa della donna, in cui fa il punto sull’importanza delle donne per il mondo dopo una serie di proclami nella stessa direzione, a favore del mondo femminile, a cui hanno fatto seguito anche atteggiamenti concreti. 

Per Francesco, infatti, non è possibile perseguire un mondo migliore, vale a dire “più giusto, inclusivo e integralmente sostenibile senza l’apporto delle donne”, come ha spiegato nella prefazione di un testo sull’empowerment femminile pubblicato in occasione dell’8 marzo da Vatican News.

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(Ansa)

 “Ecco allora che dobbiamo lavorare, tutti insieme, per aprire opportunità uguali per uomini e donne, in ogni contesto per perseguire una stabile e duratura situazione di parità nella diversità perché la strada dell’affermazione femminile è recente, travagliata e, purtroppo non definitiva“. Così scrive Papa Francesco, nella prefazione del volume “Più leadership femminile per un mondo migliore: il prendersi cura come motore per la nostra casa comune”, a cura di Anna Maria Tarantola, edito da “Vita e Pensiero”.

Le parole di Francesco sulle donne e i fatti

Un tema sicuramente non nuovo per il Pontefice argentino, che negli anni non si è limitato solamente a proclami e buona intenzioni ma ha mostrato, in diverse occasioni, di non disdegnare affatto la presenza di figure femminili ai vertici di diversi dicasteri e strutture della Santa Sede, a partire dalla nomina della direttrice dei Musei vaticani, Barbara Jatta, del Segretario Generale della Pontificia Università Lateranense, Immacolata Incocciati, la promotrice di giustizia della Corte d’Appello dello Stato della Città del Vaticano Catia Summaria. O ancora, di Raffaella Giuliani, segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, di Antonella Sciarrone Alibrandi, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e con loro molte altre giunte in cima alle strutture vaticani grazie alla designazione di Papa Bergoglio. 

Già nei giorni scorsi, inoltre, Francesco aveva pronunciato parole particolarmente significative sull’universo femminile, parlando con la redazione di “Donne Chiesa mondo”, mensile collegato all’Osservatore Romano, sottolineando la capacità femminile di usare insieme tre linguaggi insieme, che sono quelli della mente, del cuore, delle mani. La donna, ha detto Francesco, “ha la capacità di avere tre linguaggi insieme: quello della mente, quello del cuore e quello delle mani. E pensa quello che sente, sente quello che pensa e fa, fa quello che sente e pensa. Non dico che tutte le donne lo facciano, ma hanno quella capacità, ce l’hanno. Questo è grandioso”.

L’intervista al mensile femminile vaticano

L’occasione dell’intervista era la ricorrenza dal decimo anniversario dell’inserto mensile de L’Osservatore Romano. “Le donne hanno una capacità di gestire e di pensare totalmente differente da noi e anche, io direi, superiore a noi, un altro modo”, ha aggiunto Bergoglio. “Lo vediamo in Vaticano, anche: dove abbiamo messo donne, subito la cosa cambia, va avanti. Lo vediamo nella vita quotidiana, tante volte io lo vedevo quando passavo con il bus, facendo la coda per visitare nel carcere i loro figli e le donne lì: la donna che mai lascia il figlio, mai!”

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“Le donne, le donne: noi usiamo il femminile come una cosa di scarto, di gioco, di scherzo”, aveva continuato il Papa, citando inoltre la presidente della Commissione europea. “Una volta ho chiesto a Von der Leyen: Mi dica, signora: lei è un medico e ha sette figli, che chiama al telefono ogni pomeriggio; mi dica: com’è riuscita a sbloccare quell’opposizione del Rapporto dell’Ue all’Europa durante il Covid, la questione del Benelux e di qualche altro Paese che si contrapponevano, come ha fatto?. Lei mi guardò e in silenzio e cominciò a gesticolare con le mani in modo operoso, io la guardavo attentamente, osservando le sue mani e alla fine disse: Come facciamo noi mamme”.

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