Per la prima volta un presidente del Consiglio di destra parteciperà ad un meeting del sindacato più rosso
Una cosa mai vista. Un evento storico. Un presidente del Consiglio di destra che partecipa ad un congresso della Cgil. Il segretario Maurizio Landini ci ha provato, ha spedito l’invito e Giorgia Meloni, invece di ringraziare e declinare gentilmente come fanno tutti, ha accettato e, a meno che non ci siano imprevisti o urgenze dell’ultimo momento, si presenterà a Rimini per il meeting congressuale che si terrà tra il 12 e il 15 marzo.
A rivelarlo è il giornale Il Fatto Quotidiano, tanto che la presidente del Consiglio Meloni dovrebbe fare anche un intervento, ma ancora non è chiaro su cosa naturalmente. Il congresso durerà quattro giorni, ma il giorno del suo arrivo ancora non è stato né deciso né definito. Da non dimenticare che l’agenda del premier è sempre piena e proprio in quei giorni è previsto che prepari il Consiglio europeo di Bruxelles del 22-23 marzo e soprattutto presiedere il Consiglio dei ministri in cui sarà approvata la tanto attesa riforma del fisco.
La Meloni potrebbe andare nel fine settimana
La presidente del Consiglio potrebbe andare a Rimini nel week-end e vedere l’effetto che fa. Di sicuro, sia prima che soprattutto adesso, il Premier ha sempre dimostrato di non sottrarsi alle domande ne alle polemiche dell’opposizione. Non è una che si è mai sottratta ai confronti e non vuole farlo nemmeno stavolta. All’interno della Cgil, quando sono arrivate le prime conferme che la Premier sarebbe venuta a Rimini, tanti pensavano a uno scherzo, invece è stata una contromossa che ha sorpreso e spiazzato.
“Io non ho paura dell’opposizione e del confronto con tutti”, è una delle frasi che Meloni ripete spesso, un vero leitmotiv per la Presidente del Consiglio. La sua presenza a Rimini è un voler dare un segnale forte anche al mondo del lavoro, anche perché vuole dimostrare che questo governo è vicino ai lavoratori e sta cercando in tutti i modi di cambiare, riformare e migliorare un settore grazie al quale l’Italia deve e può ripartire alla svelta.
