In merito al tema che riguarda i migranti è arrivato l’appello da parte di Matteo Zuppi. Il cardinale ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ dove ha chiesto un vero e proprio aiuto all’Europa
Un chiaro aiuto all’Europa nei confronti dell’Italia. Questo (e molto altro) quello che chiede il cardinale Matteo Zuppi. Lo stesso che ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘La Gazzetta del Mezzogiorno‘ dove si è espresso su vari punti. In particolar modo quello che sta toccando, il nostro Paese, da alcuni giorni: ovvero quello dei migranti. Tanto è vero che il suo è un vero e proprio appello all’Europa nei confronti dell’Italia. Non solo: ci tiene a ribadire che bisogna imporre questo freno all’odio che tende a disumanizzare tutti e a condannare fino ad arrivare alla solitudine.
Nel corso del suo intervento a Taranto della ‘Settimana della Fede‘, il presidente presidente della Commissione Episcopale Italiana, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni. Il Capo dello Stato aveva pronunciato questa frase: “Migrare è un diritto”. Stesso pensiero da parte del cardinale che, inoltre, ha aggiunto: “Bisogna affrontare in maniera più compiuta la questione. Non è un problema che riguarda solamente il nostro Paese, ma tutta l’Europa. Noi dobbiamo fare la nostra parte, ma anche gli altri la loro. Sull’odio si è detto davvero di tutto, ma la cosa certa è che ha dei frutti terribili che dominano l’uomo. Lo stiamo vedendo nella violenza e nella guerra”.
Non solo migranti, Zuppi sull’Ucraina: “L’uomo assiste con troppa freddezza…“
Non si è parlato solamente del tema dei migranti e della tragedia di Steccato di Cutro (provincia di Crotone), ma anche del conflitto che si sta combattendo in Ucraina e che ha già superato il primo triste anniversario. Su questa domanda ha citato anche il ruolo della politica: “Deve ricordarsi dell’arte nobile della politica, è un problema di tutti quanti. La pace ci coinvolge tutti.
C’è una debolezza della politica, della diplomazia e della società. In particolar modo dagli uomini, gli stessi che assistono con troppa freddezza alla tragedia in corso in Ucraina. La speranza è che il mondo della politica sappia trovare i mezzi. Soprattutto grazie all’aiuto da parte della diplomazia, sperando che ci possa essere un dialogo quanto prima“.