L’episodio è avvenuto a Giugliano, in provincia del capoluogo campano. Le forze dell’ordine sono state contattate poco dopo le 20 per dei colpi d’arma da fuoco esplosi in strada. Quando sono arrivati sul posto i Carabinieri non hanno potuto far altro che constatare il decesso di un ragazzo
Paura e follia per strada a Giugliano, precisamente a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, dove si è consumato da poco un omicidio. L’episodio è avvenuto intorno alle 20, visto che poco dopo i Carabinieri sono stati allertati dal 112 per la segnalazione di colpi di arma da fuoco: una volta intervenuti sul posto, in via Solimena, hanno trovato il 26enne Antonio Bortone, già noto alle forze dell’ordine, raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco.
Il ragazzo era già senza vita, colpito a morte da più colpi di arma da fuoco, e non c’è stato niente da fare per i sanitari del 118 arrivati sul posto nel tentativo di un salvataggio disperato. I Carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini del caso per cercare di ricostruire la dinamica e soprattutto la matrice dell’accaduto, in modo tale da provare a risalire all’autore dell’omicidio. Per questo motivo è iniziata una serie di perquisizioni e i militari hanno iniziato ad indagare nella vita del giovane, le sue frequentazioni, le amicizie, i rapporti.
Secondo le prime ricostruzioni dovrebbe essersi trattato di un vero e proprio agguato nei confronti di Antonio Bortone. Le forze dell’ordine adesso procederanno all’analisi delle immagini delle telecamere di video sorveglianza della zona, sperando che possano dare indicazioni utili per l’individuazione dei responsabili, magari individuali nel tragitto che ha condotto fino alla concreta realizzazione dell’agguato nei confronti della vittima di 26 anni.
Altro dettaglio che sarà tenuto in considerazione è che pochi minuti dopo l’episodio, si è presentato nell’ospedale di Aversa un 29enne, anche lui già noto alle forze dell’ordine, con ferite d’arma da fuoco. Al momento l’uomo non è in pericolo di vita. Chiaramente non si esclude che i fatti possano essere collegati. I Carabinieri hanno anche già ascoltato, seppur in modo rapido e a caldo, i parenti della vittima. I militari hanno inoltre prelevato il suo smartphone al fine di trovare eventuali tracce di contatti e, soprattutto, capire se avesse un appuntamento fissato con qualcuno.