Filtrano indiscrezioni sul DL migranti che nel pomeriggio verrà varato a Cutro durante il Cdm straordinario. Previsto inasprimento delle pene per chi promuove, dirige e organizza il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato. Intanto nel comune calabrese sono apparse scritte contro il ministro Piantedosi
E’ il giorno del Consiglio dei ministri straordinario e dal forte sapore simbolico, a Cutro, il comune del Crotonese dove lo scorso 26 febbraio si è compiuta la strage di migranti che è costata la vita a 72 persone.
Il Cdm, sarà ovviamente blindato, ma anche accompagnato da una serie di tensioni che hanno animato il dibattito politico pure in seno alla maggioranza di Governo. Polemiche che come ha registrato la cronaca di questi 10 giorni, arrivano anche dai parenti delle vittime della strage, che si attendevano il trasferimento delle salme dei propri cari. E in questa direzione vanno inquadrate una serie di scritte apparse proprio sui muri di Cutro, all’indirizzo del ministro Piantedosi.
Cdm oggi a Cutro, scritte contro Governo e Piantedosi
In una di queste, c’è “+72″ con una croce e a seguire “Cutro e la Calabria come Siria e Pakistan abbandonati a se stessi”. E poi ancora, “Il GOVERNO arriva, i morti rimangono”, “Benvenuti in Italia”, “Anche Cutro è un comune italiano” e “La loro speranza è uguale alla nostra”. Intanto in attesa che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni arrivi a Cutro, insieme ai ministri, indiscrezioni riportate da agenzie di stampa rendono nota parte della bozza del DL che verrà poi approvato nel pomeriggio. La bozza del DL ribattezzato Cutro-migranti presa in visione da Public Policy, prevederebbe un forte inasprimento delle pene per chi promuove, dirige e organizza il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato. La reclusione passerebbe da 5 a 15 anni per ogni persona a da 6 a 16 anni per ogni persona trasportata.
Cdm oggi a Cutro, bozza DL: carcere tra 20-30 anni per chi trasporta migranti
Sul tavolo del Cdm anche pene specifiche se dovesse accadere che i migranti trasportati, trovino la morte durante il viaggio. La bozza includerebbe una serie di reati specifici con annessa pena: reclusione da 20 a 30 anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone. Sempre secondo quanto riportato da Public Policy, se dal fatto derivasse la morte di una sola persona, scatterebbe la reclusione da 15 a 24 anni, mentre se derivassero lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applicherebbe la pena della reclusione da 10 a 20 anni. Pene ancora più severe, se si aggiungessero aggravanti. In quali casi? Se la persona trasportata fosse sottoposta a condizioni inumane al fine di farla entrare illegalmente nel nostro Paese o se il fatto fosse compiuto tra tre o più persone.
Sarebbe stata inserita nel testo del DL, anche una ulteriore specifica: se la condotta è diretta a procurare l’ingresso illegale in Italia, il reato si considera commesso nel territorio dello Stato quando la morte o le lesioni si verificano in acque internazionali. Nella bozza si legge anche che il decreto diventi triennale che quote preferenziali verranno assegnate ai lavoratori dei Paesi che “anche in collaborazione con lo Stato italiano promuovano per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici di migratori irregolari”.