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Milan, Daino applaude: “Squadra super in Champions! Ma per sognare serve…”

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Carlo Roscito

L’ex difensore rossonero, che ha giocato anche in Inghilterra, ha parlato in esclusiva a Notizie.com: “Grande concentrazione, complicato non subire gol in questi stadi”.

Cresciuto nel settore giovanile del Milan, tornato in rossonero nella stagione 2000-2001, poi volato in Premier League per l’esperienza con il Derby County. Daniele Daino, ex difensore anche di Napoli, Bologna e Perugia, conosce bene il ritmo d’Oltremanica, sa quanto sia difficile superare il turno di Champions senza subire nulla in Inghilterra. “Ho visto l’intera squadra concentrata, è complicatissimo uscire da un campo del genere senza incassare nemmeno un gol…”, il suo commento in esclusiva a Notizie.com.

Daniele Daino ha parlato a Notizie.com (Ansa Foto) – Notizie.com

Daniele Daino, il Milan ce l’ha fatta con merito.

“Sì, ha fatto una partita importante. Si devono osservare le prestazioni e i dati. Neanche una rete subita in Inghilterra, quasi un’impresa. Il Milan poteva anche vincerla, forse è stato facilitato dall’atteggiamento di attesa del Tottenham. Sembrava che Conte volesse far uscire i rossoneri per poi colpire in ripartenza. È successo un paio di volte nel primo tempo”.

Chi ti ha convinto maggiormente?

“Inutile fare i nomi, hanno fatto tutti una grande prestazione. La concentrazione è stata totale, non c’è un calciatore che non sia entrato bene in partita. Certo, da adesso in poi servirà il migliore Leao…”.

Stefano Pioli scatenato in panchina contro il Tottenham (Ansa Foto) – Notizie.com

Pioli ha detto che nel calcio nulla è impossibile. La Champions è solo un sogno o ci sono chance?

“Ovviamente sulla carta ci sono club molto più forti, parlo di costruzione della rosa, della qualità e della tipologia dei calciatori. In Champions si vince con il collettivo, ma anche con il fuoriclasse, con il calciatore che ti indirizza la partita grazie alla sua giocata. Le altre sono piene zeppe di campioni in ogni reparto e ruolo. Il Milan ha una grande storia in Europa, deve continuare così, però ha bisogno di Leao al 100%. Può essere il suo uomo di questo tipo. Theo, Tonali e Bennacer sono cresciuti, Leao non è ancora quello che ha fatto vincere lo Scudetto l’anno scorso”.

Il recupero di Maignan può essere determinante?

“È stato fuori tanti mesi, ieri ha dimostrato la sua importanza tra i pali e con la palla tra i piedi. Gioca con il destro e con il sinistro, dà una mano anche nella fase di respiro. Il Milan in Europa non ha nulla da perdere, non ha troppe ambizioni, quindi la pressione può essere più sulle altre”.

Una foto di Daniele Daino contro la Juventus con la maglia del Bologna (Ansa Foto) – Notizie.com

Hai giocato al Derby County nel 2001-2002, ora c’è un gap enorme tra le inglesi e le italiane: solo una questione di soldi?

“Ho fatto un’esperienza in Inghilterra, c’è proprio un discorso di mentalità diversa pure negli allenamenti. Una predisposizione maggiore al lavoro intenso durante la settimana, il livello è più alto da questo punto di vista. Nella semplice partitella di fine seduta non c’è gestione, si va sempre a ‘200 all’ora’. La mentalità, il modo di lavorare e l’intensità poi si ritrovano in campo nelle gare. In Inghilterra ci sono più partite, quando un calciatore gioca in Premier per 3-4 anni di fila si abitua a giocare così tanto, diventa più allenato. Qui si pensa che ci si stanchi di più, invece no, ci si abitua alla fatica e ai ritmi alti. Ora, in più, hanno anche la qualità, tutti i migliori finiscono lì per un motivo economico”.

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