Secondo l’Osservatorio sui pagamenti innovativi del Politecnico di Milano, in Italia nel 2022 è raddoppiata la quota dei pagamenti effettuata tramite carte e wallet rispetto a quelli effettuati in contanti
Era oramai un processo irreversibile in atto da molti anni, spinto anche da politiche governative sempre più improntate al tracciamento dei pagamenti e a relegare sempre più in secondo piano la possibilità di pagare in contanti, non soltanto in Italia. Questioni fiscali, pagamenti con enti pubblici come quelli della pubblica amministrazione o della scuola, hanno reso praticamente obbligatorio il pagamento digitale tramite, per esempio, il bonifico bancario, tutto facilitato dall’enorme diffusione degli smartphone di ultima generazioni che, tramite app o wallet, permettono di accedere direttamente al conto bancario ed effettuare un pagamento in tempo reale. Ultima spallata per gli italiani è stata la pandemia per il Covid, che ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori, che trovano questi mezzi sempre più comodi, veloci e sicuri, portando il mercato a crescere a ritmi superiori rispetto a quelli pre-covid.
Se nel 2022 1,5 miliardi di persone nel mondo hanno usato lo smartphone per fare acquisti in negozio, per un movimento totale di denaro di 2.860 miliardi di dollari, la nuova tendenza non poteva non influenzare anche gli italiani. Infatti, secondo uno studio condotto dall’Osservatorio innovative payments della School of management del Politecnico di Milano, presentato in occasione del convegno “Innovative payments: don’t look back”, nel 2022 il transato con strumenti di pagamento digitale in Italia è cresciuto fino alla doppia cifra e arriva a sfiorare così i 400 miliardi di euro (pari al 40% dei consumi), un valore che include sia i pagamenti basati su carte e wallet, circa 390 miliardi di euro, in crescita del +18% rispetto al 202), sia i pagamenti basati su conto, 7 miliardi di euro di transato.
Una crescita inarrestabile nelle abitudini degli italiani tanto che la crescita generale si riflette su tutte le componenti, sia in quelle più tradizionali come le carte, dove i pagamenti Contactless raggiungono i 186 miliardi di euro (+45% sul 2021), sia nei nuovi metodi di pagamento come le Innovative Payments, che registrano un valore di 20,3 miliardi, praticamente il doppio del precedente anno. “Il settore dei pagamenti si dimostra vivace e innovativo anche nel nostro Paese, dimostrando un netto cambio di tendenza: sono sempre di più i consumatori e gli esercenti che scelgono quotidianamente questi strumenti” spiega Valeria Portale, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. “Nonostante tutto, a fine 2022 il nuovo Governo italiano ha adottato un approccio più titubante, in cui la soglia ove non è consentito accettare pagamenti in contanti è stata alzata a 5.000 euro, una strategia in contrasto con l’attuale percorso avviato per combattere l’evasione fiscale e migliorare processi e servizi”.