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Cronaca

Telecamere in palestra: “Spiate 200 donne nello spogliatoio”

Published by
Argia Renda

E’ successo nello spogliatoio di una palestra, il titolare riprendeva con le telecamere le donne: video sequestrati.

Si tratta di una storia davvero incredibile, che per quanto potrebbe sembrare la trama di un film, è successa per davvero all’interno di una palestra di Roma  per la precisione la Re di Roma Sporting Club. Il titolare, cosi come riporta il Messaggero è infatti al momento indagato per avere filmato alcune clienti attraverso la telecamere nascosta.

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Qualcosa di strano c’era verso inizio novembre 2022 abbiamo cominciato a realizzare. Mario (che si faceva chiamare Claudio) oltre al fatto che usava di continuo un gergo allusivo e volgare, entrava di continuo nello spogliatoio senza bussare, vuoi per portare la carta igienica, vuoi per aggiustare una finestra che non era rotta…” queste le parole delle ex iscritte alla palestra, dopo avere scoperto tutta la verità.

Pare infatti che ad avere fatto scattare l’allarme sia stato un puntino bianco dentro l’orologio che si trovava nello spogliatoio, sopra lo specchio. Dopo avere approfondito di che cosa si trattasse è venuta fuori l’incredibile scoperta che in poco tempo ha provocato il passaparola generale.

Videocamera nascosta in palestra: “Il materiale potrebbe essere stato venduto”

Ad avere scoperto tutto sono state proprio delle iscritte nella suddetta palestra di Roma, che proprio in un momento tra di loro si sono rese conto di questo puntino bianco nascosto dietro l’orologio dello spogliatoio che poi si è rivelata essere la videocamera, attraverso cui il titolare filmava, ormai da tantissimo tempo, tutte le donne che passavano di la.

Palestra Notizie.com

Pare che la conta esatta, stando a quanto si legge sul Messaggero sia di circa 200 clienti filmate nude a loro insaputa, tutte insieme si sono infatti recate presso la sede della Questura di Roma per sapere che cosa ci fosse in questi filmati per poi scoprire quello che mai si sarebbero immaginate e per cui adesso è stata aperta una inchiesta.

L’uomo al momento pare non avere fornito elementi utili per le indagini, le uniche parole dette sono state: “Ho fatto una cazzata”. Il materiale sembra ad ogni modo essere ingente, è possibile infatti che le vittime dopo essere state filmate, siano state vendute tramite il materiale video, anche se per adesso non si è riuscito a risalire ad alcuni tipo di sito.

“La palestra era frequentata anche da molte minorenni, sarebbe importante che si presentassero accompagnate dai genitori, a testimoniare. Vogliamo che paghi per quel che ci ha fatto, e chissà per quanto tempo. Aveva rilevato la palestra da poco più di un anno, gli ex titolari erano tutta un’altra storia queste le parole di chi sta portando avanti le indagini.

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Argia Renda