Il padre del giocatore condannato lo scorso dicembre in primo grado per stupro rompe il silenzio
“Manolo è innocente fino al terzo grado di giudizio. Il suo mestiere è fare il calciatore e dovrebbe giocare“. A parte è Daniele Portanova, l’ex giocatore del Bologna ma soprattutto papà di Manolo, giocatore del Genoa che a dicembre scorso è stato condannato in primo grado per stupro di gruppo. Una storia brutta, sulla quale però i Portanova non avevano ancora mai parlato con così tanta chiarezza. Per Portanova padre è una vicenda oscura, sulla quale ha voluto fare chiarezza, la sua chiarezza: “Mio figlio è innocente e dovrebbe giocare. Ma capisco anche la situazione: il club ha un obiettivo che è serie A. La situazione che stiamo vivendo può distruggere la serenità del club“.
Portanova senior ha voluto dire la sua sulla vicenda che riguarda il figlio parlando nel corso della conferenza stampa convocata assieme all’avvocato Gabriele Bordoni per “rompere il silenzio”, dopo la lettura delle motivazioni della sentenza. “Manolo è stato già accusato di essere stupratore ma io lo difenderò fino alla morte. Un ragazzo di 22 che ha un sogno non può essere condannato prima che si sappiano come siano andate le cose. E il nostro silenzio finora ha difeso la ragazza“.
“Il nostro silenzio è durato anche un po’ troppo”
Ma a parlare non è solo Portanova senior, ma anche e soprattutto Manolo che non ha mai detto nulla su questa storia legata allo stupro e alla sua condanna: “Penso che il nostro silenzio sia durato un po’ troppo”. I fatti: Manolo Portanova è stato condannato in primo grado lo scorso dicembre per stupro di gruppo su di una ragazza di 21 anni, a Siena. Una storia di cui si è parlato tanto. Il giocatore è intervenuto insieme al padre e il suo avvocato, durante una conferenza stampa convocata a Genova.
“Continuo a chiedermi il perché mi stia accadendo tutto questo: soffro per tutto quello che sento e che leggo – ha detto Manolo Portanova – Fino a poco tempo fa il mio sfogo era giocare con la maglia più bella del mondo. Adesso sto rinunciando anche a quello, al sogno di un bambino“. A parlare è anche il suo avvocato Gabriele Bordoni: Portanova ha scelto di parlare perché “questa vicenda non si svolge solo in tribunale, ma è soprattutto mediatica. Ed è per questo che vi dico che Portanova non porterà ipotesi, ma prove”.