Il giorno dopo il Decreto Cutro, si moltiplicano le reazioni nella maggioranza come tra le opposizioni. Maria Stella Gelmini, senatrice di Azione, a Notizie.com “Credo sia un manifesto con scarso effetto concreto”
“In Italia non conviene entrare illegalmente”. Nel decreto varato dal Cdm a Cutro vi sono “norme per la semplificazione delle procedure di espulsione, per il potenziamento dei Cpr, norme per interventi nei casi di gestione opaca dei centri per migranti“.
Inoltre “viene nuovamente ristretta la protezione speciale la cui fatti specie era stata allargata a dismisura, ma l’intento del governo è abolirla e sostituire con una normativa che corrisponde alla normativa europea di riferimento”. Sono solo alcuni dei passaggi della conferenza stampa seguita al Cdm straordinario che il Governo Meloni ha portato nella giornata di ieri a Cutro, dopo la tragedia dei migranti dello scorso 26 febbraio. Almeno 72 le vittime accertate. Tanti ancora i dispersi.
“Questo provvedimento – aveva spiegato ancora la premier al termine del Cdm – è un punto di passaggio per affrontare la materia migratoria, che è estremamente complessa: quello che sta accadendo intorno a noi, in Ucraina, Iran con il terremoto in Turchia ci coinvolge, noi ci lavoriamo a 360 gradi e tutti i livelli e va affrontata a livello internazionale. Lo stiamo facendo a livello bilaterale ma soprattutto il tema europeo diventa ancora più centrale. Dopo la tragedia ho scritto una lettera alle istituzioni europee – dopo un Consiglio europeo che ha segnato un importante cambio di passo che rivendico – per chiedere azioni concrete immediate. Servono risposte europee a 360 gradi perchè l’Italia non può affrontare da sola la questione.”
Decreto Cutro, senatrice Gelmini (Azione) a Notizie.com
Il decreto, come previsto nel gioco delle parti in politica, non piace ad una parte delle opposizioni e non convince nemmeno il partito di Carlo Calenda. Maria Stella Gelmini, senatrice di Azione a Notizie.com dice infatti a proposito del Decreto Cutro che si tratta di “un manifesto con scarso effetto concreto”.
Senatrice Gelmini, da dove vogliamo partire? Dalla presenza del Governo a Cutro o direttamente del decreto licenziato in seno al Cdm straordinario?
“Io vorrei dire che a me la presenza del Governo Meloni ieri a Cutro non è piaciuta. Si è trattato di una passerella mediatica tardiva che ha cozzato con la presenza del Presidente della Repubblica Mattarella, presenza che aveva invece unificato e non diviso. La scelta di portare il Cdm a Cutro è per carità legittima , che però non mi ha colpita e che in realtà ha confermato l’imbarazzo del Governo nella gestione di questa tragedia. Se poi andiamo al decreto, dico subito che non mi pare di rintracciare soluzioni strutturali. Sull’immigrazione questo Governo è in evidente stato confusionale. Chiaramente dovremo leggerne bene tutti i contenuti”.
Senatrice Gelmini a Notizie.com: “Decreto-Cutro, manifesto con scarso effetto concreto”
Non approvate nemmeno il fatto che le pene siano state notevolmente inasprite rispetto alla lotta nei confronti degli scafisti, della tratta di migranti?
“Chiaramente ci sono dei passaggi nel decreto, come quelli inerenti le pene, che possono anche essere condivisibili. Siamo tutti d’accordo infatti sul fatto che le pene andassero aumentate. Eppure ritengo che questo tipo di iniziative porti poi a scarse conseguenze. Insomma si tratta di un decreto – manifesto con scarso effetto concreto, che non servirà a bloccare o impedire le partenze. Sono invece convinta che occorra fare un passo avanti per uscire dallo scontro della polemica politica. Non lo risolviamo da soli il problema migratorio che resta un fenomeno epocale. C’è bisogno di assumere una giusta postura in Europa!”
Per Azione dunque è un Governo non all’altezza del compito?
“Intanto questo Governo ha fatto credere che il tema migratorio fosse questione facile da risolvere. E questo è stato il primo errore commesso. Secondo errore: durante la campagna elettorale veniva proposto la logica del blocco navale e dei porti chiusi, pur essendo consapevoli che non potessero essere applicati. Terzo errore: aver scelto in Europa interlocutori sbagliati. Per non parlare dell’errore iniziale…Lo scontro con la Francia”.
Passo indietro all’operato di Piantedosi sulla gestione della tragedia di Cutro…
“Siamo lontani dalla linea seguita dal Pd e dalla neo segretaria Elly Schlein. Per noi il ministro Piantedosi è inadeguato e non responsabile, perchè come ha detto bene anche Carlo Calenda, le responsabilità sono in capo a tutto il Governo. E tornando sul decreto aggiungo, che se fosse stato assunto dentro Palazzo Chigi e non a Cutro, nessuno se ne sarebbe accorto…E’ un pannicello caldo! Il punto è ottenere risultati in Europa, responsabile nella gestione del fenomeno dell’immigrazione. Perchè occorre stabilire che le frontiere italiane sono quelle dell’Europa. Il Governo italiano non ha vinto nulla da questo punto di vista, mi riferisco anche alle parole di Ursula Von der Leyen. La Presidente della Commissione europea ha promesso lo stanziamento di 500 milioni di euro per nuovi corridoi umanitari. Sono un inizio, ma sono fondi insufficienti.”.