Come funziona il modello 730 quando al suo interno bisogna inserire uno dei familiari a proprio carico: ecco a cosa prestare attenzione.
Che cosa cambia per il modello 730 in questo 2023 e soprattutto quali sono i familiari che possono essere indicati a carico dal punto di vista fiscale? Per potere rispondere a questa domanda bisogna tanto per cominciare stare attenti ai limiti di reddito che sono stabiliti dalla legge e che riguardano in particolare figli, coniuge e altri familiari.
Allora partiamo subito dicendo che in contribuente deve essere prima di tutto in possesso di alcuni requisiti per potere poi avere le detrazioni fiscali per i familiari che si possono ottenere in due modi: mensilmente in busta paga o a conguaglio sulla dichiarazione dei redditi.
730, cosa cambia per le detrazioni fiscali tra figli e coniuge?
Come detto prima, nel rispetto della legge per potere essere considerato fiscalmente a carico, occorre che il reddito complessivo sia al di sotto della soglia stabilita e ovviamente l’altra condizione da seguire è che tra le due persone ci sia un legame di parentela.
Nel primo caso, la condizione di parentela riguarda: coniuge: il matrimonio deve essere legalmente riconosciuto; figli, ma attenzione dal 2022 le detrazioni per i figli cambiano per effetto dell’introduzione dell’assegno unico; altri familiari o affini: genitori, fratelli e sorelle, nuore o suoceri, ma solo se conviventi o riceventi un assegno alimentare.
Per quanto invece riguarda il reddito, oltre a quanto detto prima, per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito è pari a 4.000 euro e la detrazione varia a secondo del reddito del nucleo familiare e quindi, cosi come riporta Money.it:
- 800,00 euro: il valore viene diminuito del prodotto tra 110,00 euro e la differenza tra il reddito complessivo e i 15.000,00 euro;
- se il reddito complessivo è compreso tra 15.000,00 euro e 40.000,00 euro l’importo della detrazione è di 690,00 euro;
- per i redditi compresi tra 40.000 euro e 80.000 euro, la detrazione è di 690,00 euro per la parte corrispondente al rapporto tra 80.000 euro – diminuiti del reddito complessivo – e di 40.000 euro.
Nel caso in cui invece si stia parlando di altri familiari, l’importo della detrazione è pari a 750 euro, importo che poi va ripartito tra coloro che ne hanno diritto.