Foto dei figli vietate sui social network, tutto questo potrebbe seriamente diventare legge: gli ultimi aggiornamenti
Una vicenda che sta scatenando un bel po’ di polemiche in Francia. Tanto da colpire, principalmente, gli influencer transalpini. Una notizia che, a quanto pare, è un duro colpo per loro che non possono fare a meno di postare immagini o altro.
In particolar modo quelle dei loro figli. Bene, da questo momento in poi nel Paese è assolutamente vietato poter mettere immagini dei figli minorenni. Una vera e propria lotta allo “Sharenting“. Un problema non da poco per gli influencer che potrebbero avere a che fare non pochi problemi con la legge. Quest’ultima è stata presa su iniziativa da parte del presidente Emmanuel Macron. A dire il vero anche il nostro Paese ci sta seriamente pensando.
Ovviamente vi starete chiedendo il significato di questa parola. E’ una unione di due parole: “sharing” e “parenting”. Sono immagini in cui vengono ritratti figli minori che vengono prima fotografati e poi pubblicati in rete. Anche poche ore dopo la nascita. Queste sono le parole che il deputato locale, Bruno Studer, ha rilasciato: “Si stima che un bambino appaia in media in 1.300 fotografie pubblicate online prima dei 13 anni, sui propri account, su quelli dei genitori o dei famigliari“. Con tanto di citazione di un rapporto del 2018 del ‘Children’s Commissioner for England‘.
Come riportato in precedenza anche nel nostro Paese si sta affrontando seriamente questo discorso. Tanto è vero che potrebbero esserci delle novità in merito anche nelle prossime settimane. Già nel novembre dello scorso anno l’Autorità garante per i diritti dell’infanzia ha posto questo dubbio alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La premier ci sta seriamente pensando e non è da escludere che possa dare una risposta anche prossimamente. L’Italia potrebbe prendere seriamente l’esempio della Francia che ci tiene molto a questa lotta.
Il Garante per la Privacy del nostro Paese, Pasquale Stanzione, in una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘, ha annunciato: “Lo sharenting è un fenomeno all’attenzione del Garante. In particolar modo per i rischi che comporta sull’identità digitale del minore ed anche sulla corretta formazione della sua personalità. Quando vengono diffuse le immagini del minore si potrebbero creare delle tensioni non di poco conto. Potrebbe influenzare molto anche nel rapporto tra genitori e figli. Le loro immagini possono essere utilizzate a fini pedopornografici, ritorsivi o molto altro ancora“.