Nel collegio difensivo che assisterà gratuitamente le vittime del naufragio di Steccato di Cutro, compare anche l’avvocato penalista Mitja Gialuz, compagno della capogruppo alla Camera del Pd Debora Serracchiani
L’ultima fotografia postata sul suo profilo istagram, è quella dei resti della barca naufragata a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro.
Lo scorso 26 febbraio almeno 72 persone hanno perso la vita in quella tragedia, intorno alla quale è scoppiata la polemica politica e in seguito alla quale il Governo Meloni ha portato ieri, proprio nel piccolo comune del crotonese, un Cdm straordinario che ha varato un decreto legge in materia di immigrazione. “Non potevo rimanere indifferente di fronte alla tragedia di Cutro. Da uomo e da avvocato. per questo, insieme ad un gruppo di colleghi, abbiamo istituito un collegio difensivo che assisterà gratuitamente le vittime. Presto sarò a Crotone per l’incidente probatorio“.
Il post social risale a 4 giorni fa, il profilo istagram è quello dell’avvocato triestino Mitja Gialuz, compagno della capogruppo del principale partito di opposizione di questa maggioranza di Governo. Parliamo della deputata dem Debora Serracchiani. Il dato è già di per sè una notizia. Ma l’elemento sul quale oggi il quotidiano il Secolo d’Italia pone una riflessione è legato, scusate il gioco di parole, proprio al legame tra il legale e la capogruppo, in odore di sostituzione, del Pd guidato dalla neo segretaria Elly Schlein. “Mitja Gialuz non è Pompea ma nemmeno Debora Serracchiani è Giulio Cesare. E non c’è nessun Clodio in mezzo a generare una sorta di onore ferito. A meno che l’avvocato triestino, che della capogruppo Pd alla Camera è il fidanzato, non voglia ammettere che esista il problema”, si scrive oggi sulle pagine del noto giornale.
Strage di Cutro, Mitja Gialuz tra i legali che difendono le vittime. E’ il compagno della dem Debora Serracchiani
Quello di Mitja Gialuz è un curriculum di tutto rispetto. Ordinario di procedura penale a Genova, ha come grande passione quella per la vela. È lui, infatti, il presidente “della celebre scuola La Barcolana che nella città di Saba insegna ai milionari come veleggiare”, si legge sempre nell’articolo. A comporre il collegio difensivo ci sono, oltre al compagno della nota deputata dem, anche i legali Luigi Ligotti, Vincenzo Cardone e Francesco Verri. I filoni di indagine aperti sulla in seguito alla Strage di Cutro per il momento sono due: uno vede indagati 4 presunti scafisti e il secondo ci concentra invece sulla macchina dei soccorsi. “Il secondo procedimento – hanno spiegato al Dubbio lo scorso 6 marzo i legali – mira a raccogliere gli elementi per valutare se ci sono state responsabilità per il mancato soccorso in mare. In entrambi i procedimenti forniremo il nostro attivo contributo, anche per mezzo di ricerche e investigazioni difensive, per accertare i fatti e perseguirli se risulteranno provati”.
“Quello che vogliamo capire è cosa sia successo, dalla partenza all’arrivo, se così possiamo chiamarlo”, ha spiegato sempre al Dubbio l’avvocato Verri. Nelle mani dei legali c’è intanto il rapporto di Frontex – che secondo la premier Giorgia Meloni non avrebbe avvisato le autorità italiane del pericolo, un documento, “stringato ma importante, ha evidenziato il legale. E qui torna il dilemma sollevato dal Secolo d’Italia, che nell’articolo di oggi commenta ancora così la notizia della presenza del compagno di Debora Serracchiani all’interno di questo collegio difensivo: Il dilemma serio è se il prof Gialuz insisterà sulle responsabilità degli scafisti o se , legittimamente ci mancherebbe, volgerà la sua attenzione su quelle presunte della guardia costiera E se lo facesse, purtroppo per lui, rientrerebbe in gioco Plutarco. Chi tra noi non crederebbe che dietro le sue richieste ci sarebbe Debora? Ingiustamente, certo ma è come vedere l’ arbitro indossare una maglietta calcistica.