A Milano, durante un corteo, qualcosa ha lasciato di stucco: la Madonna raffigurata come una vagina su uno striscione.
Potrà sembrare una cosa incredibile, eppure è successa per davvero, a Milano durante un corteo, ad un certo punto, cosi come riporta il quotidiano Libero, è apparsa la Madonna raffigurata sotto forma di vagina: sacro e profano sembrano davvero andare a braccetto e in tanti sono le persone che sottolineano come sembra davvero non esserci più religione.
Il tutto è accaduto nel corteo milanese degli studenti andato in scena l’8 Marzo, ovvero il giorno della Festa della Donna in cui questa allegoria, se cosi possiamo definirla forse in un certo senso ha voluto simboleggiare ed essere un vero grido di rispetto verso la donna.
Eppure questo gesto che da molti potrebbe essere definito anticulturale e forse anche un pò anticlericale e che a primo acchito potrebbe essere il segnale di un movimento sempre più femminista, pare essere sul punto di trasformare il tutto in una vera e propria ossessione.
“Noi non ci sentiamo per niente rappresentate da questo esecutivo, malgrado la premier sia una donna, non crediamo che basti essere donna per cambiare le cose, se poi si continua a portare avanti una politica sessista” sono queste le parole come riporta Libero di una delle donne presenti al corteo che a gran voce, esprime la sua opinione senza troppi problemi.
Forse da un certo punto di vista quella della politica sessista si sta davvero trasformando in una vera e propria ossessione che porta anche a mostrare un manifesto del genere e che alla conta dei fatti potrebbe davvero essere in buona sostanza qualcosa di indifendibile e utilizzato forse nel modo troppo sbagliato.
Ad ogni modo, il percorso del corteo cominciato a Via Mazzini, ha poi costeggiato piazza Duomo fino a fare arrivare i manifestanti presso la sede di Assolombardia: “Il bilancio dei morti continua ad aumentare anno dopo anno, giorno dopo giorno ma noi non andiamo a scuola per essere educati ad essere sfruttati” queste ancora le parole urlate al megafono da parte degli attivisti.
Insomma una vera giornata di lotta che è poi giunta anche verso il Tribunale di Milano, in questo modo le studentesse dell’Università degli Studi di Palermo, sfilando in corteo lungo viale delle Scienze, partendo dalla mensa del Santi Romano e arrivando davanti all’Edificio 12.