Cartelle esattoriali, smaltimento in arrivo: tutto quello che serve sapere in merito a questa vicenda e non solo. Gli aggiornamenti che fino ad ora non sapevi che ci fossero
L’obiettivo è quello di poter cambiare la riscossione. Per fare? Cercare di eliminare la giacenza che c’è attualmente di ben 1.153 miliardi di “magazzino delle Entrate”. In parole “povere” vale a dire: 174 milioni di cartelle (per un totale di 20milioni di contribuenti). Gli stessi che sono destinati ad essere del tutto inesigibili. L’obiettivo, con il passare del tempo, è fin troppo chiaro: quello di cancellare tutte quelle montagne di carte considerate “inutili” che vanno sempre ad aumentare. Ed è per questo motivo che si sta seriamente pensando ad una specie di rateizzazione fino a 120 rate.
Ovvero avere una maggiore rapidità dell’attività di recupero, con tanto di eliminazione di alcune duplicazioni che in questo momento sono ancora nell’ordinamento. Non è affatto un mistero che le attività dell’Agenzia delle Entrate e della collegata struttura siano al centro di una relazione che è stata presentata nei giorni scorsi da parte del numero uno Ernesto Maria Ruffini. Insieme a lui (anche se in videocollegamento) anche l’attuale ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e del vice-ministro Maurizio Leo. Nel 2022 la somma complessiva recuperata dalle attività di contrasto all’evasione fiscale ha raggiunto ben 20,2 miliardi. Vale a dire 300 milioni in più rispetto al 2019.
Lo stesso Ruffini, ci ha tenuto a precisare, che rispetto al passato quasi tutto l’importo arriva dall’ordinaria attività di controllo. 3,2 miliardi sono il risultato dell’attività di “promozione della compliance”. Dalle misure straordinarie arrivano poco più di un miliardo. Nella nuova tornata di rottamazione è stata avviata con l’ultima legge di Bilancio: sono state raccolte 600 mila adesioni. Nel 2022 l’attività di riscossione ha portato ben 10,83 miliardi.
Non è finita qui visto che ha ricordato le necessità di personale dell’amministrazione finanziaria. Entro il 2024 dovrebbero entrare in servizio 11mila nuovi funzionari. Tra le misure annunciate ce ne sono alcune relative alla classificazione dei redditi. Come l’estensione del regime della cedolare secca agli immobili non abitativi: in particolar modo quelle che riguardano gli affitti delle case e non solo. Per i cittadini è stato proposto anche la possibilità di potenziare lo Statuto dei diritti dei contribuenti.