Messico: i narcos riconsegnano gli autori dell’assassinio di due turisti americani

Sarebbero stati gli stessi uomini del cartello della droga della città a far ritrovare legati e sdraiati a terra gli autori materiali del duplice assassinio che aveva visto coinvolti dei cittadini americani 

La scorsa settimana, nella cittadina messicana di Metamaros al confine con gli Stati Uniti, sono stati rapiti 4 cittadini americani che erano entrati  in Messico dal Texas per acquistare medicine, ma erano rimasti coinvolti in una sparatoria prima di essere rapiti e portati in un rifugio. Qualche giorno dopo due dei quattro cittadini sono stati ritrovati morti. Il presidente del Messico, Andres Manuel Lopez Obrador, ha inviato le sue condoglianze alle famiglie e ieri i responsabili del duplice omicidio sono stati consegnati alle autorità.

Arrestati gli autori del duplice assassinio di Metamaros – Notizie.com

La guerra messicana della droga è un conflitto armato che vede contrapposti i cartelli messicani della droga tra loro e contro le forze armate del governo e le milizie del Pana. Il Dipartimento di Giustizia statunitense stima che i guadagni all’ingrosso dalle vendite di droga vadano da 13,6 a 48,4 miliardi di dollari l’anno. I trafficanti di droga messicani spostano clandestinamente in Messico somme di denaro sempre più ingenti all’interno di automobili e camion.

Una vicenda comunque poco chiara

Quando i quattro cittadini americani la scorsa settimana, dopo essere entrati entrati in Texas, sono stati  rapiti in seguito al coinvolgimento in uno scontro a fuoco  tra bande rivali, gli agenti federali avevano lanciato un appello, con tanto di ricompensa di 50.000 dollari, per chi li aiutava ad arrestare gli aggressori. Purtroppo le cose sono precipitate e due dei quattro americani, entrati in Messico a bordo di un minivan, sono stati ritrovati uccisi, probabilmente per errore. La vicenda aveva immediatamente creato molto scalpore nell’opinione pubblica statunitense: Latavia McGee, Eric Williams, Shaeed Woodard e Zindell Brown, erano entrati in Messico perché una di loro, McGee, aveva deciso di andare a Matamoros per una addominoplastica, cioè la riduzione per via chirurgica del grasso addominale. La dinamica dell’agguato non è mai stata chiarita del tutto, secondo le ricostruzioni dei media messicani c’era stato un inseguimento e i presunti narcos avevano sparato contro i quattro americani. Alla fine, gli americani sono stati presi e rapiti. Sui social network sono circolati immediatamente dei video in cui i quattro americani venivano fermati violentemente, trascinati su un furgone e portati via. Le autorità messicane e americane, immeditatamente, avevano cominciato le ricerche dei quattro cittadini senza ottenere risultati, fino al ritrovamento in un capanno isolato, fuori della stessa cittadina di Metamaros, dei quattro rapiti, di cui soltanto due purtroppo ancora in vita.

Il biglietto lasciato dal cartello della droga con cui si dissociavano dall’omicidio – Notizie,.com

I narcos hanno consegnato gli assassini

E’ apparso subito evidente che l’enorme pressione delle forze dell’ordine aveva indotto il cartello del narcotraffico che domina la città, il “Cartello del Golfo”, ad avvertire le autorità. Ieri poi il colpo di scena con il ritrovamento di 5 persone, sdraiati con la faccia a terra e con le mani legate in una delle vie principali di Metamaros. Assieme ai cinque uomini, tutti vivi, è stato anche lasciato un messaggio scritto in cui il cartello della droga afferma di aver così consegnato alle autorità i cinque responsabili del rapimento e dell’assassinio dissociandosi dall’efferato gesto. “Il Cartello del Golfo, gruppo Escorpiónes, condanna energicamente i fatti di venerdì 3 marzo, quando sfortunatamente è morta una persona innocente, madre e lavoratrice, e sono stati rapiti 4 cittadini americani due dei quali sono morti. Per questo abbiamo deciso di consegnare i coinvolti e responsabili di questi fatti, che in ogni momento hanno agito per conto proprio e in maniera indisciplinata nei confronti delle regole secondo cui il Cartello del Golfo ha sempre agito”.

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