In che modo è possibile non pagare le tasse nel 2023, dopo avere fatto l’Isee sulla prima casa per gli under 36. Ecco le novità.
Partiamo subito dal presupposto che per potere richiedere il bonus sulla prima casa per tutti gli under 36, è necessario presentare l’Isee, per chi non lo sapesse infatti questa agevolazione è molto importante, ma le cose a cui prestare attenzione sono i requisiti che si hanno o meno e che permetterebbero di risparmiare qualche cosa.
Cosi come riporta la Legge di Bilancio, infatti nel caso in cui si fosse in possesso di tutti i requisiti, per gli under 36 si ha un risparmio per: le compravendite non soggette a IVA, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale; gli acquisti soggetti a IVA, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore e per gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta di registro proporzionale, anche quello di acquisto prima casa under 36 è esente, inoltre, dall’imposta di bollo.
Ma non è tutto, sempre secondo quanto riporta Money.it, anche il credito di imposta potrà cosi essere: portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato; utilizzato in compensazione tramite modello F24, nel quale va indicato il codice tributo “6928”; soggetto di esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.
Come detto prima per potere pensare di accedere al bonus sulla prima casa per tutti coloro che hanno meno di 36 anni è necessario avere dei requisiti importanti e oltre a questo anche presentare l’Isee per il 2023 non superiore a 40 mila euro annui.
Ma la domanda che ancora tutti oggi si pongono è la seguente, quale Isee bisogna presentare? Quello ordinario o il modello corrente? In linea di massima ad essere presentato è il modello ordinario che è valido dall’1 Gennaio fino al 31 Dicembre dell’anno a cui si fa riferimento appunto. Questo documento infatti serve per spiegare sulla carte la situazione patrimoniale e reddituale di tutti i 24 mesi precedenti all’anno di presentazione.
Infatti il particolare da tenere a mente, è che l’Isee corrente a differenza di quello ordinario ha una validità minore è quindi di soli sei mesi dalla data di presentazione.