I numeri degli sbarchi nel nostro Paese sono aumentati a dismisura e il ministro per le politiche del mare lancia un ulteriore allarme in vista dell’estate
Previsioni drammatiche. Analisi che lasciano sbigottiti esperti, analisti e politici. In vista dell’estate i numeri legati all’immigrazione potrebbero decollare ulteriormente. A dichiararlo è il ministro delle politiche del Mare Nello Musumeci, che davanti ai cronisti snocciola dei numeri altamente preoccupanti. Dopo la tragedia di Cutro, potrebbero esserci nuovi sbarchi e, in vista della bella stagione, altre e più pericolose emergenze da affrontare.
Il rischio che con l’inizio delle belle stagioni dalla Turchia possano arrivare vere e proprie ondate, è altissimo. Secondo le previsioni potrebbero essere oltre 900.000 i migranti che potrebbero raggiungere le coste italiane. Il picco dovrebbe verificarsi nel mese di agosto. Numeri che rischierebbero di mandare in tilt il sistema accoglienza. Lampedusa sarebbe già vicina al collasso. E i numeri tendono a peggiorare. Solo nelle ultime 48 ore si sono registrate oltre 5.000 partenze verso l’Italia. Nel 2023 gli arrivi sono già stati 18.800. Un dato in netta crescita rispetto allo scorso anno: basti pensare che nel 2022 e nel 2021, nello stesso periodo erano stati solo 6000.
Di questi solo una piccola parte (compresa tra il 5 e il 10%) avrebbe diritto all’asilo politico. Il ministro Musumeci, al termine di un incontro a Misterbianco, ha lanciato l’allarme: “Non sapete quello che accadrà tra qualche mese, non avete idea… E in questa terra di Sicilia sappiamo tutti quello che abbiamo dovuto fare con lo sbarco illegale dei migranti. O l’Europa si rende conto che siamo arrivati al punto zero o saremo costretti a piangere ancora altri morti perché nei Paesi di partenza non si dice che fine fanno i loro connazionali. La gente è convinta che pagando i mafiosi e salendo sulle zattere potrà raggiungere l’Eldorado. E non è così”.
I provvedimenti
Parlando dei provvedimenti adottati dal Governo, Musumeci si è detto “orgoglioso”. Il ministro infatti ha spiegato che “questi provvedimenti li ho adottati anche io. Si tratta di una risposta coraggiosa, immediata, concreta perchè di parole di può anche morire. Noi abbiamo la necessità di sgominare la rete mafiosa degli scafisti e per farlo occorrono misure adeguate”. ha dichiarato il ministro delle politiche del mare. “Al tempo stesso – ha proseguito Musumeci – abbiamo manifestato la disponibilità a rivedere i flussi perché l’ Italia ha bisogno di forza lavoro. L’importate é che chi entra in Italia lo faccia nella legalità, senza lasciarsi sfruttare ignobilmente dagli scafisti, che pretendono anche fino a 9 mila euro a migrante per poterli far salire su zattere che spesso purtroppo non arrivano a destinazione. Sono oltre 26.100 i migranti morti annegati nel Mediterraneo negli ultimi dieci anni”.
