La campionessa statunitense non fallisce l’appuntamento con la storia e, con la vittoria nello slalom gigante di Are, agguanta il leggendario record di 86 vittorie in Coppa del Mondo di Ingemar Stenmark
Tra le più grandi sciatrici di tutti i tempi, la Shiffrin nel suo palmarès vanta due titoli olimpici e sette titoli iridati, è l’atleta più vincente della storia della Coppa del Mondo maschile e femminile e si è aggiudicata cinque Coppe del Mondo generali, una Coppa del Mondo di supergigante, due Coppe del Mondo di slalom gigante e sette Coppe del Mondo di slalom speciale.
Un cerchio che si chiude, una rincorsa che finalmente si completa, dopo 34 anni il record di Ingemar Stenmark è eguagliato. Mikaela Shiffrin, trionfando nel gigante di Are in Svezia, centra il successo numero 86 in Coppa del Mondo e raggiunge il fuoriclasse svedese in testa alla classifica all-time di vittorie in carriera. Era il 1989 quando il campione svedese centrò l’ultimo successo prima di ritirarsi dal circo bianco e quel numero 86 si pensava che sarebbe rimasto per sempre imbattuto.
C’è voluta la tenacia, la classe cristallina e i nuovi regolamenti, con la nascita di nuove specialità, per far si che la Shiffrin, dopo aver agguantato la connazionale Lindsey Vonn, lo raggiungesse sul tetto del mondo. Stenmark collezionò le sue vittorie in slalom (46) e gigante (40), la Shiffrin le ha divise tra slalom (52), gigante (20), superG (5), discesa (3), combinata (1) e parallelo (5). “Che giornata spettacolare. Già prima di partire nella seconda manche sapevo di aver già vinco la coppa di gigante, sono stata anche fortunata con il meteo e la visibilità nella prima. È incredibile”, ha commentato al traguardo l’americana.
Un inseguimento durato 11 anni quello dell’americana alla vetta della classifica delle vittorie e la cosa più incredibile è che, come un magico cerchio che si chiude, ha ottenuto la vittoria del record sulla stessa pista dove aveva ottenuto la sua prima vittoria, sempre ad Are in Svezia, in quel lontano 2012 a soli 17 anni in uno slalom speciale. Il viaggio non finisce certo qui e chissà dove la porterà fino all’epilogo, apparentemente ancora lontano nel tempo, di una carriera leggendaria, intanto già da domani potrà continuare la sua ascesa e rimanere da sola in testa a questa speciale classifica.
La vittoria nel gigante di oggi, che ha visto la nostra Federica Brignone finire brillantemente sul podio, è valsa alla fuoriclasse americana l’aritmetica certezza della Coppa di specialità con una gara d’anticipo (il terzo globo della sua stagione dopo il trofeo generale e quello di slalom), ma anche un altro primato eguagliato: quello di vittorie in gigante (20) in Coppa del Mondo, le stesse dell’elvetica Vreni Schneider.