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Caso plusvalenze, la Juve via pec chiede altra carta Covisoc, mentre Chiné lavora ad altro deferimento su stipendi

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Daniele Magliocchetti

Orami è battaglia di carte tra la società bianconera e la Federcalcio che ora è più disponibile. Il procuratore intanto prepara il secondo processo

Se non è guerra totale tra Juve e Figc, poco ci manca. La società bianconera non molla e dopo aver ricevuto dalla Federcalcio il documento della Covisoc, come ha deciso il Tar del Lazio e confermato dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso della Federazione, gli avvocati di Paratici e Cherubini hanno inviato via Pec la richiesta alla Procura Federale di inviare un documento precedente sempre della Covisoc a quello già consegnato qualche giorno fa. Si tratta di una comunicazione del 31 marzo 2021 sempre tra la Procura Federale guidata da Chiné e la Covisoc. Secondo i legali della Juventus è un documento che la Figc non ha reso disponibile e che, secondo i legali juventini, potrebbe dimostrare molto più dell’altro documento come l’inchiesta portata avanti da Chiné abbia sforato nei tempi.

L’ex dirigente della Juventus Andrea Agnelli (Ansa Notizie.com)

E’ una carta che è stata scritta due settimane prima di quella di cui si è tanto parlato in questi ultimi giorni. Una porta la data del 31 marzo, ,l’altra del 14 aprile del 2021. Quest’ultima sono sei pagine dove c’erano alcune valutazioni fatte dal procuratore Chiné con i vertici della Covisoc, sulle plusvalenze, dove tra l’altro la Juventus, né altre società sono mai citate. Si parla a carattere generale su un tema delicato, riprendendo come esempio i due casi di Chievo e Cesena.

Chiné punta a chiudere le indagini sugli stipendi entro una decina di giorni

Il presidente della Federcalcio Gravina (Ansa Notizie.com)

All’interno del documento della Covisoc, non c’è alcuna notitia criminis o elemento probante che metterebbe in dubbio i tempi procedurali azzerando il processo così come vorrebbe la Juventus e avendo così la possibilità legale di cancellare i -15. Nella seconda carta tanto disperatamente cercata dagli avvocati bianconeri ci sarebbe solo una risposta a una precedente comunicazione della Covisoc a Chiné. Si vedrà nelle prossime ore visto che la Figc avrebbe già attivato le procedure per spedire anche quest’altro documento.

Ma il procuratore federale Chiné, nonostante tutti questi movimenti, non è affatto fermo. Il capo dei magistrati sportivi sta per ultimare gli ultimi accessi ad altri documenti che sarebbero arrivati dalla procura di Torino e allo stesso tempo starebbe aspettando altro materiale in arrivo da altre procure interessate che potrebbero collegarsi alla Juventus. L’indagine sulla manovra stipendi sta per terminare, anche se in un primo momento aveva pensato di ascoltare i giocatori e i tecnici, ma probabilmente si accontenterà delle audizioni fatte in procura a Torino. Se non ci saranno altre novità, il procuratore federale punta a chiudere le indagini entro una decina di giorni e avere abbastanza materiale per i deferimenti. Già perché stavolta non sarà solo la società ad essere deferita ma anche tanti calciatori, come Bonucci, Chiellini, Rabiot, Dybala e tanti altri, più ovviamente Sarri e lo staff tecnico, più tanti procuratori e agenti Fifa. E’ una situazione complessa e non sono esclusi colpi di scena dell’ultimo momento. La Procura vorrebbe fare tutto prima della riunione del Collegio di Garanzia del Coni e prima dell’udienza preliminare del 27 marzo a Torino.

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Daniele Magliocchetti