Migranti, è scontro tra Fratelli d’Italia e Lega per quanto riguarda i permessi di soggiorno e non solo. Gli ultimi aggiornamenti in merito a quanto sta accadendo nelle ultime ore
Se non è alta tensione allora davvero poco ci manca. Protagonisti in questione sono i due partiti politici del centrodestra: ovvero Fratelli d’Italia e Lega. L’argomento, come nelle ultime settimane, non può che essere quello relativo ai migranti. In particolar modo quello sui permessi di soggiorno per protezione speciale. Lo stesso che, a lungo andare, sta per andare ad avvicinarsi, sempre di più, ad uno scontro non indifferente che si sta verificando all’interno della maggioranza. Il partito del vicepremier Matteo Salvini ha le idee fin troppo chiare: ovvero quello di difendere la stretta varata durante l’ultimo Consiglio dei ministri che si è verificato a Cutro.
Non un posto qualunque, ma dove c’è stata la tragedia dei barconi che trasportava i migranti: nelle ultime ore il bilancio si è ulteriormente aggravato con il ritrovamento di altri corpi. Fino ad ora il bilancio è di 76 morti. Si va, sempre di più, ad una stretta che prevede l’eliminazione delle tutele per i vincoli familiari del richiedente asilo. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda Fratelli d’Italia e Forza Italia. Queste ultime due, infatti, hanno mostrato più di qualche dubbio in merito a questa misura e vogliono che venga fatta ulteriore chiarezza. Alcuni punti, infatti, non convincono del tutto.
Come riportato da una fonte del partito della leader Meloni: “Quella formulazione che separa un padre con permesso di soggiorno da una madre irregolare potrebbe essere impugnata davanti a qualsiasi giudice“. In questo momento, però, l’unica cosa certa è che in questo momento l’esecutivo non interverrà in maniera del tutto diretta. Motivo? Sarà lo stesso Parlamento a poter gestire la questione. Il tutto verrà rimandato alla giornata di mercoledì quando verranno effettuate altre discussioni in merito.
Proprio nel giorno in cui il decreto ‘Flussi’ (firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella) dovrebbe essere assegnato alla commissione Affari costituzionali. Successivamente, però, andrà verso la conversione in legge. In questo confronto verranno a galla tutti i dubbi che sono stati già evidenziati dal Quirinale. Durante il dialogo intrattenuto con palazzo Chigi. Non è da escludere che nei prossimi giorni possano esserci novità in merito.