Stanno facendo discutere le dichiarazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sul presunto ruolo dei mercenari russi della Wagner nell’aumento degli sbarchi in Italia
Dopo la tragedia di Cutro, dove sono morti 79 migranti in una delle più grandi tragedie del mare degli ultimi anni intorno alle nostre coste, continuano a infiammarsi le polemiche tra gli schieramenti politici, con il centrosinistra all’attacco del governo e del ministro degli interni Piantedosi, sulle reali responsabilità per una tragedia che per alcuni poteva essere evitata. Sulla questione e sulle dichiarazioni del ministro della Difesa Crosetto, in merito ad un possibile coinvolgimento dei mercenari russi della Wagner nel traffico dei migranti, ai microfoni di Notizie.com è intervenuto il leader dei Verdi, Angelo Bonelli.
Bonelli pone l’accento su una brutta abitudine, a suo dire della Destra, quella di parlare sempre di informazioni riservate: “La differenza tra me e il ministro Crosetto è che lui ha accesso alle informazioni del Copasir, questa è una brutta abitudine tra gli esponenti della destra, cioè quella di parlare sempre di informazioni riservate”, afferma Bonelli. “Però la sostanza è la stessa: Wagner o non Wagner, i migranti in mare vanno sempre salvati. Questa è la differenza tra me e Crosetto su questa situazione. Ingerenze straniere? I migranti sono sempre stati utilizzati da molte potenze”, incalza ancora il leader dei Verdi, “non abbiamo dimenticato cosa ha fatto Erdogan quando ha aperto le frontiere con la Siria per poi chiedere in cambio del blocco dei migranti miliardi di euro all’Europa. Ma quello che non dobbiamo dimenticare è che dietro la parola migranti ci sono decine di centinaia di bambini di 4 o 5 anni. Ragazzi e ragazze che scappano dai regimi tagliagole. Ecco, noi dobbiamo prima salvare i migranti e poi fare i conti con coloro che utilizzano i migranti per fare i loro affari. Però attenzione!”, ha aggiunto non senza polemica il deputato dei Verdi, “il più grande trafficante di migranti libico oggi è diventato un ministro del governo della Libia e ha incontrato Piantedosi, quindi il governo italiano si mettesse una mano sulla coscienza e pensasse a salvare i migranti”.
Angelo Bonelli ha anche annunciato in anteprima un incontro con Giorgia Meloni: “Andrò personalmente a Palazzo Chigi per consegnare una lettera al presidente del Consiglio Meloni, perché voi dovete sapere che sono stato inserito in una chat di WhatsApp dagli stessi parenti dei migranti morti nel naufragio di Cutro su espressa richiesta loro, perché hanno visto in me un semplice deputato italiano che potrebbe aiutarli a ritrovare i propri cari dispersi o riavere indietro i poveri corpi senza vita dei loro parenti. Da giorni e giorni si chiede al ministro Piantedosi di raccogliere il Dna di questi familiari perché quello è l’unico modo per poter fare un confronto e riconsegnare questi poveri resti umani oramai in decomposizione, dopo tutti questi giorni in mare, ai loro familiari. Vorrei sapere“, conclude Bonelli, “perché il governo italiano non si limita ad applicare almeno una legge italiana sull’uso, in determinati casi, del Dna e aiutare questi poveri parenti disperati che continuano a cercare i loro cari? Sarebbe il minimo sindacale per questa povera gente che chiede semplicemente di poter piangere i propri cari. Sono convinto che la Meloni mi risponderà”.
Sulla questione è intervenuto ai microfoni di Notizie.com anche il senatore del partito democratico Antonio Misiani: “Ovviamente sulla questione tra Crosetto e il capo del gruppo Wagner, Prigozhin, noi stiamo dalla parte del ministro della Difesa italiano. E’ indispensabile però che il governo venga in aula alla Camera e al Senato, a darci tutte le informazioni su quanto sta accadendo e riferito dai ministri Crosetto e Tajani, e soprattutto spiegare agli italiani che cosa intendono fare, perché”, aggiunge il senatore del Pd, “sembra che ci sia un’enorme confusione. Infatti stanno cercando di cambiare il decreto che avevano approvato in fretta e furia nell’infelice Consiglio dei Ministri per la vicenda di Cutro e nel frattempo i disperati che attraversano con i barconi il Mediterraneo continuano a morire”.
Il senatore Misiani ha anche voluto dire la sua sulla votazione che si svolgerà oggi in Commissione sui diritti umani, dove si dovrà dare un parere sul Certificato europeo di filiazione, con Fratelli d’Italia che ha già annunciato che voterà contro. “La posizione della Destra sembra ideologica, retriva e un’inutile complicazione a persone che si prendono cura di bambini”, afferma Misiani, “Noi siamo perché venga recepita la normativa europea e sia permessa quella registrazione che alcuni comuni hanno iniziato spontaneamente a fare, ma che chiaramente richiede un quadro preciso e una normativa nazionale”.