Migranti, per Tajani niente dubbi: “Colpa dei mercenari di Mosca”

In merito alla questione relativa ai migranti è intervenuto direttamente il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Da Gerusalemme ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Giornale”

Ministro degli Esteri
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Dichiarazioni importanti quelle che sono arrivate nella giornata di ieri da Gerusalemme. Durante l’incontro con il primo ministro di Israele, Benjamin “Bibi” Netanyahu. Ovvero quelle rilasciate dal ministro della Difesa, Guido Crosetto e dal quello degli Esteri, Antonio Tajani. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano ‘Il Giornale’ dove ha espresso un suo pensiero condiviso dal collega del governo. Ovvero che, dietro a questa operazione dei migranti, potrebbe esserci la mano dei mercenari russi del gruppo ‘Wagner’. Una ipotesi che non è stata assolutamente scartata del tutto.

Quando gli è stato chiesto se potessero essere davvero loro (ricordiamo che la Wagner è in Africa, Libia e molti altri Paesi dell’Africa subsahariana) a gestire il tutto la risposta non si è fatta assolutamente attendere: “Innanzitutto ci sono le notizie che sono sotto gli occhi di tutti: in un Paese senza il controllo di una autorità centrale come la Libia, i mercenari della Wagner dopo aver sostenuto una delle parti nella guerra civile del 2019 sono rimasti in molte zone. Noi abbiamo indicazioni che li dicono molto attivi e in contatto con bande di trafficanti e di miliziani interessati al traffico di migranti“.

Migranti, la Wagner dietro a tutto questo? Tajani fa chiarezza

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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Il ministro ha continuato dicendo che la Wagner ha un ruolo importante e diretto nella destabilizzazione della Libia. Gli stessi che non nutrono alcun tipo di timore e preoccupazione da parte di nessuno. Tanto è vero che in Ucraina “stanno combattendo rivaleggiando con il Ministero della Difesa regolare, sono in contrasto con i capi militari di Putin. Questo è sotto gli occhi di tutti“.

In conclusione aggiunge: “Sappiamo bene che loro sono un fattore decisivo in Libia, ma anche che le cause strutturali sono una crisi geopolitica di proporzioni mai viste da anni. Un esempio su tutti? La Tunisia. In quest’ultimo pase c’è una crisi economica senza precedenti. Un presidente che viene definito come un autocrate da molti. Un Paese popolato da migranti sub-sahariani che da settimane hanno quasi invaso il Paese. Gli stessi che si stanno preparando ad espandersi verso l’Europa. Senza dimenticarsi anche della Turchia…”.

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