In merito alla vicenda relativa ai migranti e non solo, anche Lucio Malan ha voluto ribadire il suo pensiero. Lo ha fatto rilasciando una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dove si è soffermato soprattutto sul decreto
In questo ultimo periodo l’argomento principale non può che essere la questione relativa ai migranti. Soprattutto nell’ultima vicenda che si è verificata a Steccato di Cutro (provincia di Crotone) dove l’imbarcazione è andata completamente distrutta provocando una vera e propria strage. Il numero delle vittime, con il passare dei giorni (ricordiamo che la strage si è verificata domenica 26 febbraio) ha provocato 76 vittime. Le stesse che il mare ha restituito senza vita. Subito dopo questo episodio in molti hanno puntato il dito contro il governo per il loro non intervento. Critiche che sono arrivate dalla sinistra e dalla maggior parte dell’opposizione.
A cercare di fare chiarezza in questo argomento ci ha pensato direttamente l’uomo inquadrato in foto. Ovvero il capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera‘ dove si è soffermato, in particolar modo, alla questione che riguarda il decreto. Queste sono alcune delle sue parole: “Su questioni complesse come queste, c’è sempre una discussione comune. È sempre avvenuto e avverrà anche stavolta, quando il decreto arriverà in Aula per la conversione“. Anche se, ci ha tenuto a ribadire, che non ha dubbi sul fatto che riusciranno a trovare un accordo.
Continuando sulla vicenda che riguarda il decreto migranti ha continuato dicendo: “Si tratta di un passaggio parlamentare che non è formale ma sostanziale: ragioneremo su ogni aspetto per rendere il provvedimento il migliore possibile“. Ricordando, inoltre, che non potrà mai essere blindato né tantomeno stravolto. Sulle dichiarazioni rilasciate dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, direttamente da Gerusalemme dove si trova insieme al ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Ricordiamo che aveva annunciato che ci sarebbe una strategia del gruppo di mercenari russi ‘Wagner’ dietro tutto questo: “Stiamo assistendo a un numero di partenze spropositato, forse senza precedenti, e mi pare difficile che tante decine di scafisti si mettano in mare tutti insieme separatamente. C’è una regia, c’è qualcuno dietro, chiedersi chi è un dovere. Per ora ci sono ipotesi, non certezze. Nulla è casuale“.