Nei primi tre mesi di Governo Meloni sono stati utilizzati per 39 volte aerei non di linea anche per trasferte nazionali
Meglio l’aereo di Stato che i voli di linea. Almeno è quello che si evince da quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, sul fatto che i ministri del governo Meloni viaggino con aerei di Stato non solo per partecipare a incontri all’estero, ma in alcuni casi anche per trasferte sul territorio italiano. In questi primi tre mesi del loro incarico hanno utilizzato voli di Stato 39 volte, un numero di volte superiore per lo stesso periodo più di quello che hanno fatto i rispettivi ministri dei governi Draghi, Conte II, Conte I e Renzi, ma meno del governo Gentiloni.
Il quotidiano prova a fare un paragone con i primi tre mesi del governo Draghi con 20 voli di Stato utilizzati dai ministri, nel governo Conte II 20, 11 Conte I, mentre nel governo Renzi i voli sono stati 15. Decisamente fuori portata invece il governo Gentiloni, visto che nei primi tre mesi quei ministri di quel governo hanno usato gli aerei di Stato per ben 65 volte. Un numero decisamente alto e quasi da verificare il motivo per cui sono stati così tanti, anche perché è un numero molto alto.
Per quanto riguarda l’attuale governo, c’è chi ne ha usato di più e chi meno, con qualche particolarità. Tra i ministri che ne ha usati di più il capofila è il vice-premier e il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha volato per 12 volte, subito dietro c’è il titolare della Difesa Guido Crosetto con 7 aerei di Stato usati, sul gradino più basso del podio c’è il ministro della Giustizia Carlo Nordio che con quello degli Interni Matteo Piantedosi che ne hanno usati 5 ciascuno.
Il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto segue con 4 voli, mentre quello dello Sviluppo economico Adolfo Urso c’è con 3 e poi altri ministri come Paolo Zangrillo, Matteo Salvini ed Elvira Calderone con un solo volo a testa da novembre a gennaio scorso. In mezzo a questi ministri ci sono alcune particolarità, la più rilevante riguarda il Guardasigilli Carlo Nordio che nei suoi spostamenti con i voli di Stato fa spesso scalo nella sua città natale, Treviso, con due occasioni dove ha utilizzato voli per tratte interne