Brutte notizie in arrivo per i guidatori: dal 27 Marzo è previsto un aumento netto delle multe stradali: di quanto?
E’ certamente una notizia poco piacevole quella che riguarda i tanti automobilisti che giorno dopo giorno si trovano a dovere combattere con il traffico e i parcheggi che non si trovano, eppure la violazione del codice della strada, prevede la multa che dal 27 Marzo sarà ancora più alta.
Il motivo, cosi come riporta Money.it è dovuto anche all’aumento del prezzo e dei costi di notifica postale, ad essere gravose saranno in particolare due sigle, ovvero Can e Cad, queste porteranno ad aumento esponenziale che permetterà anche di far lievitare le spese postali per gli atti giudiziari.
Insomma davvero una cattiva notizia, ricordiamo che l’aggiornamento delle multe che riguardano il Codice della Strada viene fatto ogni due anni e tiene sempre conto dell’inflazione secondo i parametri che vengono resi noti dall’Istat. “La prossima scadenza era fissata per il 1° gennaio 2023 ma il governo grazie alla misura contenuta nella legge di bilancio ha deciso di congelare il tutto per il prossimo biennio 2023-2024″ questo si legge su Money.it.
Multe in aumento dal 27 Marzo, la colpa è dei costi di notifica
Proprio cosi il motivo per cui si va incontro ad un netto aumento delle multe stradali ha a che fare con i costi di notifica delle spese postali, la decisione ad ogni modo è stata presa dall’Autorità di Garanzia per le Comunicazioni, con la delibera 469/19/Cons che ha incrementato i costi per la notifica a domicilio della contravvenzione.
Quindi per essere ancora più chiari al momento il costo è di 2,70 euro per la Comunicazione di Avvenuta Notifica (Can) e per la Comunicazione di Avvenuto Deposito (Cad), ebbene a questi verranno aggiunti anche 55 centesimi che porteranno la spesa totale a 3,25 euro. Quindi in conclusione, cosi come si legge su Money.it: “Dagli attuali 10,15 euro dal 27 marzo si passerà a 10,45 euro. Aumento per fortuna contenuto che si va a collegare anche allo stop agli aumenti dovuti all’inflazione che era fissato per lo scorso 1° gennaio”.
“Un’ingiustizia non solo perché la situazione è eccezionale, ma perché è ingiusto che le multe siano adeguate all’inflazione e gli stipendi no. Da quando si è stabilito l’adeguamento biennale degli importi, ossia dal 1993, il divario tra importo delle sanzioni e busta paga si è talmente dilatato che oggi molte multe sono diventate decisamente troppo onerose, oltre duemila euro” queste le parole di Massimo Dona presidente dell’Unione Nazionali Consumatori.