I partenopei superano l’Eintracht e per la prima volta arrivano ai quarti di Champions, Baiano: “Mina vagante che nessuno vuole incontrare”
Il Napoli passa, senza in incontrare troppo insidie, nel doppio confronto con l’Eintracht Francoforte. Entusiasmo nell’ambiente azzurro per aver raggiunto, per la prima volta nella storia del club, i quarti di Champions League. E’ una squadra che vince e convince quella di Spalletti, che in campionato ha praticamente fatto fuori la concorrenza (+18 punti sull’Inter seconda in classifica). Per parlare del traguardo raggiunto dai partenopei è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com Francesco ‘Ciccio’ Baiano, che a Napoli lega i ricordi speciali dell’inizio carriera, prima di collezionare gol su gol ad Empoli, Foggia e Firenze.
“Per quanto riguarda il percorso in Champions – esordisce l’attuale tecnico dell’Aglianese –, dipenderà molto da cosa dirà l’urna venerdì. Il Napoli in questo periodo è una delle squadre più in forma a livello europeo, ma non ha esperienza in questa competizione e più vai avanti e più puoi pagare questo scotto. Tuttavia è un gruppo esuberante, che attualmente non ha paura di niente. C’è da essere ottimisti, ma anche realisti perché sono rimasti club che negli ultimi 10 anni sono arrivati 8 volte in semifinale (City, Bayern, Real). Sono rose costruite con un miliardo di euro, come ha sottolineato Spalletti. Il Napoli è la mina vagante che nessuno in questo momento vorrebbe incontrare“.
Qual è il segreto di questo Napoli? “Non credo sia l’esperienza di Spalletti, che è stato sempre un grande allenatore e ha sempre fatto giocare le sue squadre nel migliore dei modi; ci sono annate particolari dove trovi un gruppo che rende al 110% perciò, mettendo insieme a questo un tecnico di primo ordine, vengono fuori stagioni strepitose e sulla carta impossibili da immaginare. Non dimentico che ad inizio campionato c’è stata una forte contestazione verso la società perché sono andati via giocatori, sulla carta, quasi impossibili da sostituire. La società ha fatto scelte impopolari e nessuno si poteva aspettare questo risultato: chi oggi dice che sapeva della riuscita del Napoli o mente o ha la sfera di cristallo. E’ una bella sorpresa, questa squadra ce la godiamo, senza dimenticare anche il bel Napoli di Sarri, o quello di Gattuso che a tratti è stato spettacolare. Ovvio che poi ti ricordi solo le squadre che vincono qualcosa di importante ed ora, quindi, aspettiamo“.
Sulla base di questo, dei pronostici di inizio stagione, quanto merito ha il Napoli per questa classifica e quanto demerito hanno le avversarie? “80% merito del Napoli, 20% colpa delle altre. Una squadra come l’Inter, per organico, non può avere 18 punti dalla prima, nonostante il cammino strepitoso dei partenopei; il Milan, campione d’Italia, non può stare a 20 punti dalla vetta. Lazio e Roma le mettevo già all’inizio per un posto in Champions. Il gran merito va al Napoli che sta scoraggiando le avversarie; ora le milanesi puntano alla Champions perché il campionato, con tutti gli scongiuri del caso, è ormai andato. C’è però da stare attenti: qualcuno, a fine stagione, resterà con il cerino in mano e non rientrerà nei primi 4 posti. Come sottolinea Allegri, la Juve con i 15 punti, sarebbe seconda, c’è da vedere cosa accadrà anche ai bianconeri“.
Da addetto ai lavori, un commento sull’attacco partenopeo? “Osimhen, Kvara, Simeone, Raspadori: tutti danno un contributo alla causa e che contributo! Sono giocatori che sanno stare al loro posto e sanno che lavoro devono fare, anche i subentranti rispondono sempre all’appello: questo per un allenatore è il massimo, perché tutti si mettono a disposizione del gruppo, non solo gli attaccanti ma anche Elmas, Olivera, Ndombele. Ognuno è concentrato a dare il massimo, da titolare o da riserva“.
Si è tanto parlato dei gol-prodezza di Kvaratskhelia ma anche Baiano, durante gli inizi a Napoli, ha segnato una rovesciata da cineteca, poi annullata per fuorigioco di un compagno di squadra: “Non c’era ancora il Var (ironizza n.d.r), Giordano seguiva l’azione. Mi è dispiaciuto perché è stata una una delle reti più belle che abbia mai fatto, ma assolutamente zero rancore con Bruno (ride n.d.r.)”.