Il sociale Tik Tok e la sponsorizzazione delle diete estreme stanno avendo un impatto davvero negativo sui giovani.
Pare proprio che tutti i contenuti che su Tik Tok hanno come tema la dieta e il dimagrimento, causano i disturbi alimentari di tanti giovani utenti iscritti al social in questione, ad averlo sottolineato è stata una lunga inchiesta portata avanti dal Wall Street Journal.
In particolare il tutto si è soffermato sulle sfide a cui si sottopongono fin troppe ragazze giovani che vanno avanti finchè il loro corpo non si ritrova ad essere scheletrico: per potere arrivare a questa conclusione i giornalisti che hanno portato avanti questa inchiesta si sono messi a lavoro, creando degli account falsi e scoprendo come con le ricerche giuste ci si trovava sempre di più davanti a video relativi a diete e dimagrimento.
“Alla fine dell’esperimento, dei circa 255.000 video che l’intelligenza artificiale ha guardato in totale, 32.700 di questi contenevano una descrizione o metadati che corrispondevano a un elenco di centinaia di parole chiave connesse alla perdita di peso: 11.615 video avevano descrizioni testuali contenenti parole chiave rilevanti per i disturbi alimentari, mentre 4.402 video avevano una combinazione di parole chiave che sostenevano la normalizzazione dei disturbi alimentari” si legge su Fanpage.
Tik Tok a lavoro per una fruizione più sicura
Si tratta di un dato davvero increscioso quello rivelato dal Wall Street Journal che ha a che fare con Tik Tok, il social che negli ultimi anni ha sempre di più trovato pista nei giovani diventando una vera e propria moda sotto tanti punti di vista.
Eppure il problema rimane, anche per questo la società del social stesso ha annunciato di essersi messa a lavoro per consentire a tutti gli utenti di avere una fruizione sempre più sicura nei confronti del social e dei contenuti presenti su di esso. Il modo migliore pare essere quello di mettere un riconoscimento ai contenuti video che non possano in nessun caso violare la politica di Tik Tok e quindi non essere un danno per nessuno.
“Anche se l’esperimento condotto dal WSJ non riflette l’esperienza che la maggior parte delle persone ha su TikTok, anche una persona che ha quell’esperienza è una di troppo. Consentiamo la fruizione di contenuti educativi o orientati al recupero perché comprendiamo che possono aiutare le persone a vedere che c’è speranza, ma i contenuti che promuovono, normalizzano o glorificano un’alimentazione disordinata, sono proibiti” queste le parole del portavoce di Tik Tok.
E’ giusto anche sottolineare come TikTok non è il primo social che subisce questo allarme, anche Instagram secondo una lungha inchiesta portata avanti da WSJ, corre lo stesso rischio.