Il presidente del Consiglio sarà al congresso della prima sigla sindacale al congresso di Rimini
Senza paura e senza alcun problema. Con coraggio e senza nessun timore anzi con la voglia di far capire la bontà del suo programma. Sola contro tutti e a testa alta, altissima. Il giorno dopo aver avviato una rivoluzione vera sul fisco, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si presenta al congresso della Cigl a Rimini, dove in questi giorni la Premier è stata attaccata da tutte le posizioni, con esponenti dell’opposizione che hanno fatto avanti e indietro per contrastare e contestare tutte le scelte del Governo. C’è da dire che la scelta di Landini di invitare il presidente del Consiglio è stata criticata e mal digerita da alcuni all’interno del sindacato stesso.
Ci saranno scelte clamorose e poco condivise da tanti altri esponenti della Cigl. C’è l’esponente della Fiom, Eliana Como, ha deciso che guiderà un gruppo di delegati i quali hanno deciso di uscire dalla sala durante l’intervento di Meloni e organizzato un presidio davanti al Palacongressi per protestare contro la presenza della premier. Invece di ascoltare e protestare civilmente o replicare e fare domande, anche per creare un dibattito affinché possano uscire delle proposte e delle alternative, invece si sceglie la via più facile e comoda. Quella per far parlare e creare polemiche strumentali e poco intelligenti.
Si dirà, è una forma di protesta, ma è altrettanto vero che si può fare lo stesso argomentando e cercando invece di ottenere risposte. Non solo. La platea di Rimini non è stata tenera in questi giorni neanche nei confronti di Carlo Calenda, le cui posizioni, per esempio, a difesa del Jobs act, sono state accolte da brusii e fischi. Landini è poi intervenuto ‘ricomponendo‘ il dibattito, con la consueta schiettezza. “Quando abbiamo chiesto a tutti di partecipare lo abbiamo fatto perchè la discussione fosse vera, sapendo che ci sono idee diverse, chi è qui rappresenta forze politiche importanti ma che hanno perso le elezioni“, ha ricordato, rivolto a tutti i leader dei partiti di opposizione presenti.
Sarà curioso vedere ciò che accadrà quando la Meloni interverrà e ricorderà la riforma fiscale che è stata appena approvata dal Consiglio dei Ministri. Senza dimenticare che dall’inizio del congresso il segretario generale della Cgil ha duramente criticato la riforma fiscale del governo, giudicandone i contenuti e lamentando il mancato reale coinvolgimento del sindacato. Ma l’intervento di Meloni non si limiterà al tema fisco. Oltre al fisco e alla flat tax, Meloni non si sottrarrà al confronto su vari temi: dalle pensioni al lavoro, con focus sui problemi dei salari bassi e della precarietà, .