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Spettacolo

Sciopero dei doppiatori, il motivo riguarda l’Intelligenza artificiale

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Argia Renda

I doppiatori continuano a scioperare e la causa riguarda proprio il loro lavoro, l’Intelligenza artificiale potrebbe sostituire l’uomo.

Continua a non cambiare la situazione per quanto riguarda il doppiaggio di film e serie tv che arrivano dall’estero, i doppiatori non fermano lo sciopero iniziato il 21 Febbraio dalla principale sigla della categoria e ancora in corso.

Doppiatori, Notizie.com

Il problema principale da cui poi è anche partita la denuncia della categoria stessa riguarda l’Intelligenza artificiale o per meglio dire delle liberatorie, che come si legge su Open, potrebbero in qualche modo essere sfruttate per estrometterli da lavoro che fanno da tanti anni.

L’avvento della nuova tecnologia rischia di sostituire la categoria, fiore all’occhiello della nostra industria cinematografica. Prima di accettare un lavoro dobbiamo sottoscrivere delle liberatorie e cedere i diritti sulle nostre voci, “per sempre e ovunque” questo si legge nel comunicato dell’Associazione Nazionale Attrici e Attori Doppiatori (Anad). Parole a cui fa coro anche Christian Iansante, che tra i tanti ha sempre prestato la sua voce a Bradley Cooper e Eva McGregor che ammette: “Questo significa che può essere utilizzata anche dalle compagnie specializzate nell’Intelligenza Artificiale”.

Doppiatori in sciopero, ma davvero l’I.A. potrà sostituirli?

Sembra davvero essere più che un timore quello dell’associazione dei doppiatori italiani che dallo scorso 21 Febbraio ha deciso di indire uno sciopero contro l’uso dell’Intelligenza artificiale che potrebbe con il tempo prendere il loro posto. Ma la domanda che sorge davvero spontanea è la seguente, davvero le macchine potrebbero sostituire le voci degli umani, è una ipotesi concreta? Stando all’evoluzione della tecnologia, questo pensiero potrebbe non essere cosi assurdo, se teniamo infatti conto di Siri e Alexa che parlando con una voce innaturale. Insomma, sembra non trattarsi proprio di una prospettiva futura.

Doppiatori, Notizie.com

Sempre da quanto si legge sul sito Open, Iansante continua la sua denuncia ammettendo: “La mia voce è stata già stata replicata dall’Ai e utilizzata in una clip della serie animata Rick & Morty che lui, anche se nella serie presta la voce a Rick, non aveva mai doppiato. Lo stesso è accaduto a David Chevalier, voce di Morty. Quando l’ho vista sono rimasto senza parole”.

Una macchina non ha l’anima, la psiche, quel fuoco sacro fatto di sfumature che solo una voce umana può regalare. Una macchina non ha l’anima, certo, però non ha nemmeno stipendio, ferie pagate, limiti d’orario e giorni di malattia. Caratteristiche che alle aziende fanno gola, e che fanno temere ai doppiatori per il loro futuro” conclude infine Iansante.
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Argia Renda