Nike, come altri grandi colossi dell’abbigliamento sportivo, ha deciso di non adoperare più pelle di canguro per le sue calzature da calcio, che verrà sostituita con materiale sintetico
Anche le grandi multinazionali della moda e dell’abbigliamento tecnico sportivo stanno prendendo la via più giusta per un mercato realmente etico e sostenibile. Il brand americano, ultimo tra i colossi della moda a entrare nel mondo del calcio, ha voluto dare un segnale per la salvaguardia almeno di questa specie animale, a forte rischio estinzione. L’eliminazione sarà graduale da tutti i prodotti Nike, fino allo stop totale entro la fine dell’anno.
Quella delle scarpetta da calcio è una delle fette più importanti del mercato globale del merchandising. Le multinazionali infatti si combattono a suon di contratti milionari i giocatori più importanti, le star del football, quelle in grado di muovere, anche solo con un gol in più, molti punti percentuali di vendita del prodotto. Ecco quindi la nascita di scarpette sempre più personalizzate, dai colori sgargianti e a misura di piede di fuoriclasse.
E’ finita da molti anni l’epoca degli scarpini da calcio tutti neri. Al massimo si potevano scegliere se da sei o da 13 tacchetti, ma finiva li. Oggi è un mondo completamente diverso, dove la tecnologia riesce a creare attrezzi sempre più sofisticati, morbidi, in grado quasi di far diventare tutti più bravi a calciare un pallone. Viola, verdi, bianchi, rossi, multicolore, con i nomi dei familiari stampati sopra, qualche modello fatto con una specie di calzino incorporato, il mondo del calcio è cambiato anche in questo e il mercato globale delle cosiddette scarpette da calcio registra fatturati da capogiro che le multinazionali si contendono a colpi di giocatori sotto contratto e tanti passaggi pubblicitari.
La Nike, ultima arrivata nel mondo del calcio, con investimenti milionari, ha scalato il mercato delle vendite e proprio nelle scarpette da gioco ha conquistato la quota di mercato più grande. Il 49% dei calciatori utilizza scarpini Nike, il 40% indossa Adidas, il 9% Puma ed il restante2% altri marchi. Cristiano Ronaldo, Kylian Mbappé, Erling Haaland, Robert Lewandoswky, Kevin De Bruyne, Romelu Lukaku, Jack Grealish, Phil Foden, Sergio Busquets, Lautaro Martinez, alcuni dei giocatori più famosi al mondo che indossano scarpe con lo swoosh ai piedi.
Per produrre scarpette sempre più leggere e morbide si era arrivati a utilizzare anche la pelle molto pregiata di animali come il canguro, ma in questi giorni la multinazionale americana ha dichiarato che smetterà di usare pelle di canguro per realizzare le proprie scarpe sportive. A dare la notizia è stato il quotidiano australiano Sydney Morning Herald. In particolare, il modello da calcio tra i più famosi, il Tiempo, sarà prodotto con un materiale sintetico, che offrirebbe prestazioni anche migliori rispetto alla pelle di canguro finora impiegata. La decisione fa seguito al disegno di legge introdotto nello stato americano dell’Oregon per vietare la vendita di componenti di canguro, prendendo di mira proprio i produttori di abbigliamento sportivo. Subito dopo alla Nike si è aggiunta anche la Puma, la quale ha annunciato che eliminerà del tutto la pelle di canguro dalle sue iconiche Puma King. La K-Leather sarà sostituita dalla tecnologia K-Better, completamente di origine non animale. Si stima che nel 2022 i canguri nel paese fossero più di 30 milioni, mentre una quota nazionale di eliminazione selettiva è attualmente stabilita a quattro milioni l’anno.